Cambia la spesa sociale, Castelli: “Più soldi ai Comuni. A Giugliano 95 euro per abitante”

Rivoluzione nella spesa dei servizi sociali. Più soldi per ciascun comune per finanziare assistenza agli anziani, case famiglia ed emergenza abitativa. Ad annunciarlo il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

Più soldi ai Comuni per le funzioni sociali. “A Giugliano 95, 84 euro ad abitante”

“Per gli asili e per la spesa delle funzioni sociali, si supera finalmente la spesa storica e, da oggi, rendiamo tutti i Comuni più uguali, assicurando le stesse risorse e gli stessi servizi ai cittadini, indipendentemente dall’area geografica in cui vivono”, ha dichiarato la Castelli.

Il vice ministro in quota M5S ha poi specificato: “Parlo, ad esempio, di assistenza agli anziani, servizi domiciliari, assistenza ai disabili, centri educativi, centri sociali per gli anziani, case famiglia, emergenza abitativa, solo per citarne alcuni. È il risultato di un lavoro portato avanti in questi anni, insieme alla Commissione Tecnica per i Fabbisogni Standard, che sta qui al Ministero dell’Economia, che da oggi ha definito, per la prima volta, gli obiettivi di servizio per le funzioni sociali. Un’operazione di vero riequilibrio che non penalizza gli altri Comuni, grazie alle risorse in più che abbiamo messo nella ultima Legge di Bilancio, e che cresceranno dal 2021 al 2030”.

La Castelli noltre sottolinea il “cambio di paradigma. Per esempio: comuni come Reggio Calabria passano da 78 euro circa, per abitante, a 102,83 per abitante, per questi tipi di servizi; di fatto si allineano al fabbisogno standard di un altro comune del centro-nord. Oppure Giugliano in Campania, altro comune che passa da circa 59 euro per abitante a 95,84 per abitante per questi servizi. Sono risorse che serviranno anche per assumere nuovi assistenti sociali”

“È una rivoluzione vera. Il primo, vero passo per i LEP, i livelli essenziali delle prestazioni, che ci porterà gradualmente alla convergenza, accompagnando l’attuazione dei livelli essenziali. I servizi sociali e gli asili nido hanno sempre rappresentato la vera grande differenza tra nord e sud. Queste distanze noi le abbiamo azzerate”, conclude.

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