Come ormai accade da tempo, ogni settimana, la Cabina di regia del governo sul coronavirus s’incontra per stabilire il grado di emergenza presente ancora in Italia, collocando le varie regione nelle zone gialle, arancioni e rosse. Con l’avanzare delle varianti, attualmente mezza Italia rischia la zona arancione, ma c’è anche chi spera nella zona bianca come la Sardegna e la Val d’Aosta.
Le regioni a rischio
Umbria e Abruzzo, dove sono state rilevate le varianti (non solo quella inglese), potrebbero finire in zona rossa. Cinque regioni rischiano la zona arancione: l’Emilia-Romagna pare proiettata verso il cambio di colore, come anticipato dal governatore Stefano Bonaccini.
In bilico la Lombardia che rischia di pagare l’andamento del Coronavirus nell’area del Milanese, dove l‘indice Rt viaggia sopra l’1. Sotto osservazione ci sono pure Piemonte, Friuli Venezia e Giulia e Lazio, che dovrebbero restare in zona gialla insieme a Calabria, Campania, Basilicata, Marche, Molise, Puglia, Veneto.
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Si rischiano anche molte chiusure selettive e locali nelle Regioni, come accaduto in Umbria, Abruzzo e Lombardia. La Regione guidata da Fontana ha decretato quattro zone rosse colpite dalle varianti Covid: Bollate (Milano), Mede (Pavia), Castrezzato (Brescia) e Viggiù (Varese).