Napoli. Pasquale Scotti sta parlando e svelando i segreti della camorra, compresi i patti che sarebbero stati stretti tra criminali e pezzi dello Stato. Dopo mesi di dichiarazioni arriva la decisone della Dda: l’ex braccio destro di Cutolo è attendibile, un pentito credibile, ed è stata inviata una richiesta finalizzata ad accordare il piano di protezione definitivo per l’ex superkiller stanato nel 2015 in Brasile dopo 30 anni di latitanza.
Scotti entrerà così a breve nel sistema di protezione definitivo, potrà dirsi collaboratore di giustizia a tutti gli effetti. E sperare in un futuro diverso nei prossimi anni. Al momento deve scontare una condanna di 30 anni ma nei prossimi processi potrebbe ottenere i benefici derivanti dallo status di collaboratore.
Il lavoro degli inquirenti va avanti da diversi mesi. Un romanzo criminale non semplice da ricostruire quello dell’ex boss di Casoria, noto anche come Pasqualino ‘o collier. Massimo riserbo sulle dichiarazioni rese finora da Scotti, ma – spiega Il Mattino – si comprende comunque che c’è un’attenzione crescente da parte della Dda. Scotti avrebbe reso dichiarazioni importanti sul racket delle pompe funebri tra Casoria, Casavatore e Fragola ma anche sui misteri legati al patto per la liberazione dell’ex assessore regionale Cirillo, l’omicidio del poliziotto Amamturo e forse anche gli “amici” con cui non avrebbe perso i contatti durante gli anni da fantasma della camorra.