Torre Annunziata. Incredibile colpo di scena in aula: “Il boss non era latitante ma lasciava la casa solo dopo aver litigato con la moglie”. A sostenerlo sono le indagini della polizia. E’ quanto è emerso pochi giorni fa nel corso del processo al 43enne Ciro Nappo, detto Ciruzzo capa ‘e auciello, ritenuto dall’Antimafia il reggente del clan Gionta di Torre Annunziata.
Nappo è stato condannato a 2 anni e 3 mesi di reclusione, come richiesto dal pm Fabrizio Vanorio della Dda di Napoli, per violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale ma senza aggravante mafiosa.
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Era l’aprile del 2015 quando Nappo aveva lasciato il tetto coniugale. Poi però si era dato alla macchia, sfuggendo alla cattura per una condanna definitiva per associazione mafiosa. Tutto – come riporta Il Mattino – è avvenuto successivamente, dunque dall’accusa è decaduta l’aggravante. Nappo è stato latitante per un anno ed è stato arrestato dai carabinieri il 26 maggio scorso: si nascondeva in un casolare a Trecase, alle falde del Vesuvio, con panorama mozzafiato sul Golfo di Napoli. In un primo momento, però, aveva lasciato casa “dopo una lite”, hanno confermato i poliziotti testimoni in aula.