I recenti fatti di sangue verificatisi nell’area nord di Napoli lasciano presagire venti di guerra tra i clan della zona. Ultimo in ordine di tempo il tentato omicidio di Mario Centanni, ex collaboratore di giustizia, che ha portato al ferimento di un 15enne del posto che aveva la sola colpa di trovarsi in quella zona a giocare con gli amici, e per il quale sono stati fermati Carlo e Marco Perfetto, inchiodati dalle telecamere di sorveglianza.
Nuovi equilibri criminali sembrano delinearsi nel vecchio territorio dei Lo Russo. La scomparsa dello storico clan di Miano, decimato da arresti e pentimenti, ha creato un vuoto di potere che però sarebbe già stato colmato da vecchie e nuove compagini.
Innanzitutto l’ex regno dei Lo Russo è un territorio profondamente cambiato. A Chiaiano da qualche mese si registra una forte ripresa del sodalizio legato agli Stabile, storica famiglia che era stata sconfitta in passato proprio dai Lo Russo.
Più complessa invece la situazione al rione San Gaetano, uno dei teatri di scontro tra i Nappello, eredi della costola riconducibile ad Antonio Lo Russo, e la famiglia Perfetto, pienamente autonoma e in ascesa. Tanto che la morte di Carlo Nappello e l’arresto di numerosi affiliati hanno fatto si che i Perfetto venissero indicati ormai come i veri padroni del territorio.
In particolare Raffaele Perfetto viene da più parti indicato come un boss profondamente carismatico, punto di riferimento per il clan, e modello da seguire per i giovani neofiti.