La Polizia di Stato sta eseguendo Il Fermo di Indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di affiliati alla compagine camorristica “Buonerba” operativa a Forcella.
Nel corso delle attività di rintraccio degli indagati destinatari del decreto di Fermo di Indiziato di delitto della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli i poliziotti della Squadra Mobile di Napoli e del Servizio Centrale Operativo hanno rinvenuto e sequestrato nelle abitazioni in uso alla famiglia Buonerba in Via Oronzio Costa a Forcella due ordigni esplosivi artigianali, una pistola, quantitativi di marijuana e cocaina.
Le indagini hanno evidenziato, oltre alla particolare pericolosità del gruppo camorristico, un ruolo importante delle donne arrestate, forza attiva del clan. Oltre a Maria Buonerba, 34 anni, sorella del reggente Gennaro, non destinataria del Fermo ma arrestata in flagranza del reato di detenzione di materiale esplodente e detenzione di sostanze stupefacenti, sono destinatarie del provvedimento restrittivo Sibillo Emilia, 38 anni, moglie di Giuseppe Buonerba, attualmente in carcere, capo e promotore dell’odierna organizzazione criminale unitamente al fratello Gennaro, e Buonerba Assunta 29 anni.
Sibillo Emilia è ritenuta la mandante, unitamente a Gennaro Buonerba dell’omicidio di D’Alpino Salvatore mentre Buonerba Assunta si ritiene abbia avuto nel medesimo reato il ruolo di “specchiettista” per aver segnalato, con Scafaro Luigi, agli esecutori materiali dell’omicidio, consumato il 30 Luglio 2015 davanti alla Pizzeria Fortuna a Piazza Mancini, la presenza della vittima, descritto il suo abbigliamento ed indicato il momento propizio per intervenire.