Mitra contro le forze dell’ordine, tre assolti e una condanna ad 8 anni. É stata questa la decisione del giudice a fine processo nei confronti di Giuseppe Iacovelli, Giuseppe Damiano, Vincenzo Barbato, Giuseppe Veneruso.
Ponticelli, i fatti
Era il 25 settembre scorso, di mattina, quando cinque ragazzi soliti frequentare il Lotto O di Ponticelli, a bordo di una Fiat Panda non si erano fermati all’alt della Polizia, costringendo gli agenti ad inseguirli, per poi tamponarli e ferirli.
Nel borsone a bordo dell’utilitaria c’era una mitragliatrice, che, Giuseppe Veneruso, condannato ad 8 anni di reclusione, avrebbe puntato al volto dei poliziotti per guadagnarsi la fuga. Gli altri componenti furono tutti arrestati.
Nella giornata di oggi, però, questi ultimi, e cioè Vincenzo Barbato, Giuseppe Iacovelli e Giuseppe Damiano sono stati assolti da tutti i reati che gli venivano contestati, ovvero resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e detenzione di armi da guerra, tutti aggravati dall’a 416 bis. 1 c.p. per aver agito con metodo mafioso e al fine di favorire il sodalizio dei De Luca Bossa in sfavore del Clan De Martino/ De Micco.
Assolti gli uomini del commando
Il collegio difensivo formato dagli avvocati Giuseppe Milazzo, Mario Ferbo, Aurelia De Nunzio, Angelo Peccerella, Leopoldo Perone e Gennaro Tarallo si è fatto sentire, prima col deposito di voluminose memorie difensive, poi discutendo i punti nodali della vicenda giudiziaria.
“La tecnica utilizzata capziosamente dalla Procura è stata quella della demonizzazione del contesto sociale dove sono avvenuti i fatti”, così ha concluso l’avvocato Giuseppe Milazzo, in difesa di Barbato Vincenzo, prima di affidarsi all onestà intellettuale di un veterano come il Giudice Enrico Campoli. E dopo non molto all’aula 410 del Palazzo di Giustizia si è festeggiato per l’assoluzione di quasi tutti.