Stavano tornando a Napoli percorrendo la Salerno-Reggio Calabria in direzione nord. Erano in 4, su 2 auto, su quella che faceva da staffetta, con il compito di avvisare gli altri dell’eventuale presenza di forze dell’ordine, c’era un 12enne. All’altezza di Lamezia Terme i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, con il supporto di colleghi del posto, riescono a eludere i controlli della staffetta e fermano tutti, sottoponendoli a perquisizione.
Le vetture sono una Fiat Punto e una Fiat 16. Sull’utilitaria ci stanno Salvatore La Marca e Mariarca Pingi, 34 e 27 anni, a prima vista una coppia qualsiasi; sul piccolo Suv il 36enne Antonio Esposito, che per non destare sospetti aveva pensato bene di portarsi dietro un suo congiunto di soli 12 anni. I 3 sono ritenuti affiliati al clan camorristico dei Sequino, attivo nel quartiere Sanità di Napoli.
Nel corso di ispezione nello sportello lato guida della Punto salta fuori un panetto di cocaina purissima e 1.100 euro in denaro contante. dopo il taglio e il confezionamento in dosi sulle piazze di spaccio al dettaglio avrebbero fruttato migliaia e migliaia di euro. Mentre proseguono le indagini per accertare da dove tornassero dopo essersi riforniti, i 3 vengono arrestati per detenzione di cocaina a fini di spaccio. Dopo le formalità vengono tradotti nel carcere di Catanzaro e in quello femminile di Castrovillari (Cosenza). Il 12enne, non imputabile, viene affidato ad altri congiunti.