Castellammare di Stabia, afferma di aver trovato 100mila euro in strada. Ma la verità e un’altra

Il suo post era diventato un caso nazionale. Aveva scritto di aver ritrovato 100mila euro in strada e di offrirne la restituzione. In meno di un giorno l’ex poliziotto, Antonio Iozzino, di Castellammare di Stabia, era diventato una piccola celebrità. In una domenica caratterizzata dalla pioggia, la notizia ha fatto il giro del web, fin dalle prime ore del mattino, ma alla fine tutti si sono dovuti arrendere. Oltretutto la precisione del corrispettivo delle banconote sparse sulla Statale sorrentina, 100mila euro.

La notizia è stata rilanciata con l’entusiasmo che alimenta tutto il mondo del web. Decine di testate online si sono subito lasciate andare a manifestare parole di elogio, salvo poi correggere successivamente il tiro, nei confronti del buontempone del sabato sera. Peccato fosse tutto uno scherzo. O forse è meglio così. Comunque smarrire 100mila euro provoca almeno ansia e apprensione per chi ne diventa vittima.

Una ricerca su Google, tuttavia, ha consentito di risalire all’origine della foto, postata dall’ex poliziotto, in orbita in numerosi siti già nel 2011, da almeno sei anni fa. Si trattava, perciò, di un semplice post scritto dall’ex poliziotto per scherzare un po’ con i suoi amici.

Sollevato il polverone, lo stesso Iozzino, sul suo profilo fb ha scitto: «Buongiorno a voi tutti cari amici … Vi chiedo umilmente ops di questo mio post inerente il ritrovamento di una somma di denaro …. che avevo copiato tramite un programma in rete… Non immaginavo che potesse essere condivisa da tanti e creare tanto interesse. Sono dispiaciuto, anche frastornato dalle telefonate e commenti, vi chiedo ancora scusa. Non sono una persona degna della vs stima, ma ripeto, sono dispiaciuto assai di tutto ciò. Né farò tesoro di cosa possa essere su fb un innocuo scherzo da un programma che molti conoscono. Vi prego di perdonarmi, sono stato un incosciente nel non saper valutare la potenza di fb su qualsiasi notizia falsa. Antonio Iozzino».

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