E’ ancora caos ospedali durante l’emergenza Covid in Campania. A dimostrarlo è l’ennesima denuncia apparsa sui social network in queste ore. Una donna racconta delle disavventure ospedaliere del papà, 77 anni di Pomigliano d’Arco, a cui è stato negato il ricovero all’ospedale di Nola per un problema respiratorio. L’uomo è stato costretto a tornare a casa.
Caos ospedali, a Nola il pronto soccorso è chiuso: uomo al freddo in ambulanza per due ore
“Chiamiamo il pronto soccorso – spiega Barbara su Facebook – arriva l ambulanza lo visita, la centrale operativa comunica al dottore dell ambulanza che c’è posto all ospedale a Nola. Caricano papà e si parte (per fortuna noi decidiamo di andare dietro con l’auto). Arrivati a Nola il cancello per accendere al pronto soccorso è chiuso con il catenaccio”.
“Inizia così una diatriba prima tra la dottiresaa e le guardie giurate (passa mezz’ora, papa è sempre in ambulanza) la dottoressa dell ‘mbulanza riesce a entrare a parlare con il pronto soccorso, ma solo lei a piedi”. Passa nel frattempo un’altra mezz’ora e il 77enne rimane bloccato in ambulanza. “Non c’è posto – prosegue Barbara – e non possono accettare papà in ospedale. Da lì telefonate su telefonate alla centrale operativa, non c’è posto in nessun ospedale della Campania. Passa intanto un’altra ora papà è sempre in ambulanza a morire dal freddo”.
Alla fine il 77enne ha dovuto rinunciare al ricovero nonostante le difficoltà respiratori. “Abbiamo dovuto riportare papà a casa e rinunciare al ricovero. Meglio nella sua abitazione che bloccato in un’ambulanza al freddo”, conclude Barbara. “Dopo una vita di tasse, pensi di vivere in un paese civile e invece sei nell’inciviltà più totale”.