Campania, centri commerciali: domani scatta la chiusura per protesta

Grande serrata dei centri commerciali della Campania per chiedere di riaprire nel week-end. Domani, martedì 11 maggio 2021, chiuderanno i battenti in segno di protesta per un quarto d’ora, dalle 11,00 alle 11,15, al fine di sensibilizzare le istituzioni. Tra gli aderenti anche Conad, La Birreria di Miano e Centro Campania. “Chiudiamo perché vogliamo aprire”, è lo slogan che sta facendo la sua comparsa sulle pagine social di negozi e supermercati.

Campania, protesta dei centri commerciali: domani 15 minuti di chiusura

L’iniziativa è promossa dalle associazioni del commercio, Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Cncc–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e prefestivi. I commercianti ormai stanchi, lamentano le misure restrittive a cui sono sottoposti da troppi mesi. Per loro non lavorare nel week-end, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato, è assolutamente controproducente.

Nel Centro Commerciale Campania vi sono oltre 180 negozi – spiega il direttore della struttura Gianluca Galvani –, una risorsa fondamentale per il territorio in termini economici e occupazionali. Molti dei nostri imprenditori sono nella maggiore parte locali, con piccole e medie aziende che tra mille difficoltà stanno cercando di sopravvivere salvaguardando l’occupazione. Negli anni il Centro è diventato un punto di riferimento non solo per il settore economico ma anche per tutte le attività sociali e ludiche che porta avanti con dedizione”.

Poi continua: “La chiusura nel week end (confermata dall’ultimo decreto, ndr) mette in difficoltà non solo gli operatori ma anche l’indotto. In termini di fatturato – aggiunge – è evidente che la chiusura dei festivi e prefestivi penalizza queste imprese che dopo oltre un anno di emergenza Covid potrebbero altrimenti risollevarsi. Oltretutto abbiamo degli standard di sicurezza molto rigidi per contrastare il contagio, pulizia continua di tutti i locali, aerazione, disinfettazione, controllo della temperatura. I nostri negozianti hanno aderito alla protesta che vuole essere anche un grido d’allarme da parte di tutta la categoria”.

Il grido dei commercianti

“Con spirito unitario eleviamo il nostro grido di dolore – spiega il titolare di un negozio nel Centro Campania – con la dignità di chi lavora, dà lavoro e contribuisce alla crescita e alla sicurezza del Paese. A nome degli esercenti del Campania auspico che immediatamente siano riviste le restrizioni per i centri commerciali. Riapriamo nei week end e nei festivi. Siamo pronti ad ospitare gli utenti in grande sicurezza”. Proprio in tema di sicurezza, la manifestazione è volta anche a ribadire che, sin dall’inizio della pandemia, i centri, i parchi e le gallerie commerciali hanno adottato protocolli rigorosi, garantendo che al loro interno non si registrasse alcun caso di focolaio.’’

Le Associazioni del commercio coinvolte auspicano di poter avere dalle Istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua a operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa.

D’altronde tutti sanno che il weekend è il periodo di maggiore affluenza dei clienti nei grandi centri commerciali. Senza contare che riducendo il numero di giorni settimanali a disposizione i visitatori si concentrano nei restanti 5 giorni a disposizione, contribuendo ad aumentare il rischio di assembramenti. Cosa che verrebbe meno in caso di riapertura, che consentirebbe di spalmare i visitatori su 7 giorni, invece di 5.

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