Da domani, 27 maggio, riapriranno strutture termali e centri benessere in Campania. La Regione Campania ha pubblicato il protocollo di sicurezza anti-Covid, dopo aver firmato una nuova ordinanza che sancisce la riapertura delle attività.
TRATTAMENTI ALLA PERSONA (es. fango-balneoterapia, massoterapia)
- L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono
mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico
servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi
di protezione individuale aggiuntivi associati a rischi specifici propri della mansione). In particolare
per i servizi che richiedono una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva
e mascherina FFP2 senza valvola. - L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani e comunque sempre prima e dopo
ogni servizio reso al cliente; per ogni servizio deve utilizzare camici/grembiuli possibilmente
monouso. I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli
usualmente utilizzati nel contesto ambientale. - E’ consentito praticare massaggi senza guanti, purchè l’operatore prima e dopo ogni cliente
proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell’avambraccio e comunque, durante il
massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi. Tale raccomandazione vale anche in caso di
utilizzo di guanti monouso. - Per tutti i trattamenti personali e comunque per la fangoterapia è raccomandato l’uso di teli
monouso. I lettini, così come le superfici ed eventuali oggetti non monouso, devono essere puliti e
disinfettati al termine del trattamento. - La stanza/ambiente adibito al trattamento deve essere ad uso singolo o comunque del nucleo
familiare o di conviventi che accedono al servizio (ad eccezione dei trattamenti inalatori, di cui ai punti seguenti). Le stanze/ambienti ad uso collettivo devono comunque essere di dimensioni tali da garantire il mantenimento 39 costante della distanza interpersonale di almeno 1 metro sia tra i clienti che tra il personale durante tutte le attività erogate. - Tra un trattamento e l’altro, areare i locali, garantire pulizia e disinfezione di superfici e ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.).
- Il cliente deve utilizzare mascherina a protezione delle vie aeree durante il trattamento (tranne nella doccia di annettamento e nel caso di applicazione del fango sul viso) e provvedere a corretta igiene delle mani prima di accedere e al termine del trattamento.
PISCINE TERMALI
- Prevedere piano di contingentamento degli accessi alle piscine con particolare attenzione agli
ambienti interni e agli spazi chiusi. Prevedere, dove possibile, percorsi obbligati di accesso e uscita
dalle piscine e dalle aree verdi per favorire il distanziamento. - La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a
persona per le piscine dove le dimensioni e le regole dell’impianto consentono l’attività natatoria;
qualora non sia consentita l’attività natatoria, è sufficiente calcolare un indice di 4 mq di superficie
di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a
gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto. - Favorire le piscine esterne per le attività collettive (es. acquabike, acquagym) e limitare l’utilizzo di
spazi interni. Durante le attività collettive, limitare il numero di partecipanti al fine di garantire il
distanziamento interpersonale di almeno 2 metri, con particolare attenzione a quelle che prevedono
attività fisica più intensa. Negli ambienti interni, attendere almeno 1 ora tra un’attività collettiva e la
seguente, arieggiando adeguatamente il locale. - Le vasche o le zone idromassaggio che non possono rispettare le superfici di acqua per persona
come al punto precedente dovranno essere utilizzate da un solo bagnante, fatta eccezione per
appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi, o che in base alle disposizioni vigenti non
siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità
individuale. - L’attività di idrokinesiterapia deve essere effettuata quanto più possibile in vasche dedicate, che
permettano all’operatore di indicare i movimenti al paziente rimanendo fuori dall’acqua, ad
eccezione dei casi in cui la presenza dell’operatore in acqua sia indispensabile (es. assistenza ad un
paziente disabile). In tal caso, se possibile, l’operatore e il cliente devono indossare la mascherina per la protezione delle vie respiratorie. Al termine di ogni seduta, eventuali strumenti devono essere disinfettati. - Ove previsto, mantenere la concentrazione di disinfettante nell’acqua, nei limiti raccomandati e nel rispetto delle norme e degli standard internazionali, preferibilmente nei limiti superiori della portata. In alternativa, attivare i trattamenti fisici ai limiti superiori della portata o il massimo ricambio dell’acqua in vasca sulla base della portata massima della captazione.
CENTRI BENESSERE
- Prevedere il contingentamento degli accessi nei locali per mantenere il distanziamento
interpersonale di almeno 2 metri in tutti gli ambienti chiusi, salvo gli appartenenti allo stesso
nucleo familiare, conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni
vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla
responsabilità individuale. - Inibire l’accesso ad ambienti altamente caldo-umidi (es. bagno turco) e alla sauna. Potrà essere
consentito l’accesso a tali strutture solo se inserite come servizio esclusivo per le camere per gli
ospiti. - Per i clienti, uso della mascherina obbligatorio nelle zone interne di attesa e comunque secondo le
indicazioni esposte dalla struttura.
TRATTAMENTI INALATORI
- Relativamente alle terapie inalatorie ricomprese nei LEA, finalizzate al trattamento di patologie
otorinolaringoiatriche e respiratorie e che siano individuali, gli stabilimenti dovranno garantire, oltre
ad 40 un’anamnesi molto accurata e specifica relativamente alla presenza di sintomi COVID-19
correlati ed eventuali contatti noti con casi di COVID-19, le seguenti misure:
o tutte le terapie siano effettuate nel rispetto delle distanze interpersonali (da garantire anche
con l’occupazione alterna delle postazioni);
o le postazioni vengano sanificate accuratamente tra l’erogazione della prestazione a un
paziente e il successivo, definendo protocolli di verifica dell’efficacia della sanificazione;
o i locali devono essere dotati di efficiente ricambio d’aria, come previsto dalla vigente
normativa e dalle indicazioni in materia dell’ISS, al fine di garantire sia la circolazione
dell’aria che gli opportuni ricambi. - Sono inibiti i trattamenti inalatori in forma collettiva, l’antroterapia in stufa o grotta, le inalazioni a getto di vapore, a meno che lo stabilimento disponga di postazioni singole isolate e si provveda alla sanificazione completa dell’ambiente fra un paziente e il successivo.