Campania, De Luca contro gli irresponsabili: “Pubblichiamo la lista di chi non indossa la mascherina”

Forse una provocazione, o una semplice boutade. O forse no. Vincenzo De Luca nel corso della sua diretta video del venerdì rivolta ai cittadini campani ha proposto di pubblicare una lista contenente i nomi delle persone sorprese a non indossare la mascherina con la relativa ammenda che gli è stata comminata.

De Luca blinda la movida: “Finché non avremo controllo serio, non riprenderà”

La proposta nasce quando parla di movida. Il governatore campano ha difeso la scelta di blindare la vita notturna e di imporre la chiusura a bar e locali alle 23 per evitare che si formino assembramenti. “Questi fenomeni hanno assunto una dimensione impressionante – spiega -. Finché non avremo forme di controllo serio ed effettivo dalle forze dell’ordine, quest’attività non riprenderanno”.

“Ne approfitto per ribadire che non sono consentite le feste a casa – afferma ancora -. Da oggi in poi ci salviamo con comportamenti individuali corretti. E diavolo, tutelate almeno i vostri figli, i vostri padri e le vostre madri. Dovremo fare attenzione soprattutto ai Pronto Soccorso come al Cardarelli, dove arrivano tante persone e dovremo controllare come vanno le cose”.

De Luca: “Pubblichiamo una lista di tutti quelli che non indossano le mascherine”

Poi lancia un appello alle Prefetture e al ministro dell’Interno: “Vorrei chiedere un impegno massiccio alle forze dell’ordine per il controllo dell’uso delle mascherine e degli assembramenti notturni. Se dobbiamo avere un Paese nel quale giriamo la faccia rispetto a questi comportamenti, torneremo nel disastro dell’epidemia”. E da qui la proposta: bisogna rendere pubblica la lista di chi ogni giorno viene trovato senza la mascherina. Con dieci ammende al giorno, daremo una mano a contenere il fenomeno. La vita dei nostri cari va tutelata. Non solo epidemia zero, ma anche cafoni zero. È chiaro che più farà il caldo e più sarà difficile indossare la mascherina. Ma noi dobbiamo arrivare a contagi zero”.

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