Falsi diplomi venduti per mille euro. Il pubblico ministero Licia Fabrizi ha richiesto l’applicazione di misure cautelari per dieci persone coinvolte in un’indagine su presunti falsi diplomi di qualifica professionale. In particolare, sono stati chiesti gli arresti domiciliari per otto indagati e il divieto di dimora nella provincia di Benevento per altri due. Le richieste saranno valutate dal giudice per le indagini preliminari Maria Di Carlo, che si pronuncerà dopo gli interrogatori previsti per questa mattina.
Campania, falsi diplomi venduti per 1000 euro per vincere ai concorsi ATA: chiesti otto arresti
Come spiega Ottopagine.it, l’inchiesta coinvolge soggetti residenti in vari comuni: Durazzano, Montesarchio, Puglianello, Nola, San Felice a Cancello, Boscoreale, Marcianise e Baiano. Secondo gli investigatori, al centro dell’indagine c’è un centro studi situato a Durazzano, sospettato di essere il fulcro di una presunta associazione per delinquere. Gli indagati, con ruoli differenti di promotori, organizzatori e intermediari, avrebbero venduto falsi diplomi per “operatore dei servizi di ristorazione” – settore cucina e sala bar – relativi all’anno scolastico 2012-2013.

I diplomi, ritrovati sia in copia che in originale, sarebbero stati stampati poco prima della pubblicazione del bando per l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia del personale ATA (triennio 2021-2024). Gli inquirenti sostengono inoltre che sarebbero stati falsificati anche i registri generali e i verbali degli scrutini di ben 16 commissioni per il settore cucina e 3 per la sala bar. Tali documenti sarebbero stati redatti direttamente nel centro studi, senza che i candidati avessero mai sostenuto gli esami.
I diplomi, secondo l’accusa, venivano venduti al prezzo di 1000 euro ciascuno, previo invio di documenti di identità e tessere sanitarie da parte degli acquirenti. Tra i legali che assistono gli indagati figurano gli avvocati Michele Russo, Marco Argirò, Clemente Destino e Ciro Balbo.