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Campania, febbre a 40 con polmoniti e bronchiti: boom dell’influenza killer. I sintomi

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In questi giorni l’influenza sta raggiungendo il suo picco stagionale. Si registrano diversi casi gravi. Al momento 4 i decessi accertati. Le conseguenze per la salute possono essere preoccupanti. L’influenza, infatti, quest’anno può degenerare in bronchite e polmonite per l’infiammazione delle vie respiratorie.

Influenza 2020, i rischi per la salute

Dopo febbre alta, nausea, disturbi intestinali, il virus influenzale del 2020 si “trasforma” e diventa ancora più forte. In questi giorni si registrano diversi casi di polmonite e bronchite e ricoveri ospedalieri. Su alcune persone le complicanze sono rischiose. Ecco i sintomi e cosa fare per correre ai ripari.

Influenza, l’allarme

“Stiamo entrando nella fase di picco dell’influenza stagionale. Tra Capodanno e l’Epifania abbiamo registrato un incremento dei casi” ha spiegato Silvestro Scotti, segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale. “Dall’inizio di gennaio abbiamo avuto almeno un 20% in più di persone colpite e questo si è rilevato sull’intero territorio nazionale. Abbiamo visto soprattutto un aumento delle complicanze di tipo respiratorio e bronchiale con alcuni casi più gravi di polmonite” ha concluso Scotti.

Bronchite e polmonite, boom di ricoveri

In questi giorni si registra un boom di ricoveri ospedalieri tra Campania, Marche e Trento per le conseguenze dell’influenza, che può degenerare in bronchite e polmonite. La bronchite può essere: acuta o cronica. Di solito, i sintomi della bronchite durano giorni o qualche settimana. Tuttavia, la bronchite che dura fino a 90 giorni viene ancora classificata come bronchite acuta. La bronchite che dura più a lungo, talvolta mesi o anni, viene generalmente classificata come bronchite cronica. Quando si parla di “bronchite”, ci si riferisce di solito alla bronchite acuta. La bronchite infettiva esordisce, in genere, con i sintomi di un comune raffreddore: gocciolamento nasale, mal di gola, affaticamento e brividi. Possono manifestarsi mal di schiena e dolori muscolari con febbre lieve (37,5° – 38° Celsius [C]), in particolare se l’infezione è dovuta a influenza. La comparsa di tosse (inizialmente secca e poi carica di muchi, di colore giallastro) segnala l’inizio di una bronchite acuta.

La tosse con espettorato giallastro o verdognolo non indica che l’infezione sia causata da batteri. In presenza di bronchite grave, la febbre può aumentare lievemente (da 38° a 39° C) e durare per 3-5 giorni, ma temperature più elevate sono insolite, salvo laddove la bronchite sia causata da uno stato influenzale. La tosse è l’ultimo sintomo a scomparire e spesso occorrono 2-3 settimane, o anche un periodo più lungo, prima che si risolva completamente. I virus possono danneggiare le cellule epiteliali che rivestono i bronchi e l’organismo richiede tempo per riparare tali lesioni.

Ben più grave la polmonite. La febbre può superare i 40 gradi e la tosse diventa ancora più violenta. Se è stata diagnosticata una polmonite, bisogna prendere la cosa sul serio e prendersi cura di se stessi. La maggior parte delle persone con polmonite ricorre ad antibiotici e riposo. Tuttavia, circa 1 adulto su 5 con polmonite necessita di ricovero e le persone con infezioni gravi e potrebbero richiedere cure di terapia intensiva e misure di supporto alla vita. Polmoniti gravi potrebbero portare alla morte, soprattutto se colpiscono anziani, bambini o persone.

Influenza gennaio 2020, sintomi descritti dal Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha riportato i sintomi tipici dell’influenza stagionale, spiegando che: “I sintomi dell’influenza includono tipicamente l’insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e adulti e bambini con patologie croniche), sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base”.

I sintomi dell’influenza di gennaio 2020 possono essere di varia intensità a seconda dello stato di salute della persona che entra in contatto con il virus e a seconda dell’aggressività dello stesso.

Ecco in elenco i principali:

tosse, mal di gola e raffreddore con tanto muco e naso chiuso
mal di testa
febbre dai 38° in su
brividi e mal di ossa
dolori muscolari
sonnolenza
nausea, vomito, diarrea
mancanza di appetito
malessere generale
congiuntivite

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