Lo aveva già annunciato nei giorni scorsi. Adesso l’ha ribadito nel corso del suo intervento in diretta del venerdì pomeriggio. “Denunciamo il ministro Fitto per omissione di atti d’ufficio”. Il governatore De Luca continua a tuonare a distanza contro il Governo Meloni, definito “nemico del Sud”. E oggetto dello scontro sono i fondi Sviluppo e Coesione negati alla Campania.
Campania, fondi sviluppo e coesione negati. De Luca: “Lunedì denunciamo Fitto”
“Presenteremo una denuncia al Tar del Lazio, alla magistratura contabile e alla magistratura penale – ha annunciato il Presidente della Regione in diretta -. I fondi sono strumentalmente bloccati. L’Emilia Romagna è l’ultima regione del Nord ad aver sottoscritto l’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione. Al Sud non è stato firmato alcun patto. Sono soldi che servono alle nostre famiglie e ai nostri cittadini”.
Nei giorni passati De Luca ha accusato il Governo Meloni di negare il trasferimento dei fondi per un “ricatto politico”. Alla base della battaglia del governatore campano ci sono anche i finanziamenti del Fondo Complementare, senza i quali 290 comuni rischiano di andare in dissesto e di aprire un contenzioso con molte imprese.
Appello a Salvini
Per scongiurare il muro contro muro con l’Esecutivo, De Luca ha aggiunto di aver sollecitato sullo sblocco dei fondi ieri il ministro Matteo Salvini, incontrato in occasione dell’inaugurazione della Diga di Campolattaro. Un appello rivolto al viceministro Salvini: “Stiamo registrando il più sconcertante e clamoroso processo di centralizzazione statale mai visto in Italia su una parte del Governo. Accentramento Fondi Sviluppo e Coesione, Pnrr e accentramento della Zes Unica Meridionale con una prova sconcertante di incompetenza e inefficienza. Chiedo un intervento deciso del vicepremier per chiudere questa partita che comporta un danno enorme all’economia del Paese, dei comuni, dei consorzi e delle imprese della Campania”.
Questione autonomia differenziata
De Luca, nel corso della sua diretta, sferra infine l’ennesimo attacco contro l’autonomia differenziata, altro cavallo di battaglia dell’attuale Governo Meloni. “La proposta di Calderoli non prevede nulla per la perequazione per il Sud. È detto che l’intervento deve avvenire senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato. E come si fa la perequazione tra regioni che hanno servizi a quota 100 e regioni che hanno servizi a quota 50?”.