Rebus ristori in Campania. Con l’ingresso in zona rossa, scatta il lockdown per migliaia di attività commerciali. Serrande abbassate da oggi, 8 marzo, per barbieri, parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento e centri commerciali. Restano aperti ferramenta, alimentari, farmacie e parafarmacie, negozi di elettronica, profumerie, lavanderie e negozi di articoli per bambini.
Campania, chiudono migliaia di negozi: arrivano i ristori
Già pronta la bozza del Decreto Sostegno del Governo Draghi che stanzierà circa 32 miliardi di euro destinati a risollevare l’economia colpita dalla seconda e dalla terza ondata del Covid. Il provvedimento, in arrivo per la seconda metà di marzo, prevede bonus, sussidi e ristori a favore delle categorie di lavoratori più penalizzate dalla crisi. Secondo quanto riportato da Repubblica, nella sola Campania sono 400mila le imprese in zona rossa. Circa 30mila quelle che rischiano di non riaprire più. Almeno 5 i miliardi di fatturato bruciato. Una silenziosa strage economica che reclama l’intervento immediato dello Stato.
Il ristoro previsto dal Decreto Sostegno avrà quasi sicuramente la forma dell’indennizzo, ipotesi che al momento prevale su quella del credito d’imposta. Liquidità che verrà accreditata direttamente sui conti correnti delle aziende costrette a chiudere. Per barbieri, parrucchieri, ristoranti, bar, centri estetici e negozi di abbigliamento una piccola boccata d’ossigeno in un periodo difficile come questo.
Requisiti di accesso e percentuali
I requisiti per l’accesso al ristoro saranno più flessibili rispetto a quelli stabiliti dal primo decreto Rilancio del governo Conte. La misura dell’indennizzo si calcolerà sulla base del fatturato perso nel bimestre gennaio febbraio parametrato allo stesso bimestre del 2019 e sarà pari al 30 %. Per molti imprenditori e commercianti resta però una misura insufficiente, in grado a malapena di coprire i costi fissi dell’azienda, come l’affitto dei locali e il pagamento delle utenze. Anche per questo non si esclude un altro decreto, nei prossimi mesi, per ristorare le imprese finite in zona rossa nel mese di marzo. Secondo quanto prevede la nuova bozza del provvedimento Draghi, la quota di fatturato che verrà versata sui conti correnti dei beneficiari varierà in base a quattro fasce:
- il 30% di quanto perduto per imprese con un fatturato fino a 100mila euro annui,
- il 25% alle attività con un fatturato da 101mila a 400mila euro,
- il 20% per chi ha un fatturato da 401mila a 1 milione l’anno,
- il 15% per imprese da 1 a 5 milioni.