Campania, patrigno costringe due sorelline a compiere atti sessuali: condanna ridotta in appello

Ridotta la condanna in appello per Giuseppe Menicillo, l’uomo di Alife accusato di aver abusato delle figliolette della compagna di 7 e 8 anni. La Quarta sezione della Corte d’Appello di Napoli ha decretato nei suoi confronti una pena di 8 anni e sei mesi a frnte della pena di 10 anni comminata in primo grado.

Alife (Caserta), abusa delle figliastre: condannato anche in appello

Secondo la ricostruzione dei fatti, come racconta Paesenews.it,  gli abusi sessuali sarebbero avvenuti mentre l’imputato si trovava da solo in casa in assenza della mamma delle piccole fuori per lavoro. La donna si fidava dell’uomo, tanto da affidargli l’assistenza delle piccole. L’inchiesta origina dalla denuncia presentate dai genitori delle vittime, che avevano raccontato alla madre e al padre gli abusi a cui erano state sottoposte.

Il pedofilo era legato da una relazione sentimentale con la mamma delle bimbe. Viveva a contatto con loro, tra le mura della stessa abitazione. Dai resoconti della donna, minacciata anche verbalmente dall’orco, emerge il quadro di una personalità disturbata, manipoltaria e vendicativa. In base agli elementi raccolti dalla Procura, l’uomo costringeva le sorelline a compiere atti sessuali o a subirli. Un quadro di abusi emerso solo grazie alle giovanissime vittime che hanno avuto il coraggio di raccontare quanto succedeva in assenza della mamma.

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