Sono 27 i comuni del Casertano che rischiano la zona rossa. Ma c’è già qualche sindaco che ha preferito anticipare le misure restrittive per arginare al più presto il contagio diffuso e ridurre la pressione sugli ospedali.
Campania, troppi contagi: un comune finisce in lockdown
E’ il caso di Roccamonfina. Il sindaco Carlo Montefusco ha firmato una nuova ordinanza che praticamente mette in lockdown la popolazione con la chiusura di tutte le attività commerciali “non necessarie”.
Saranno sospese fino al 7 marzo 2021 tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie.
Stop anche a tutte le attività di ristorazione. E’ consentita solo l’asporto dopo le 19 e 30.Si fermano anche le le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) mentre restano aperte le seguenti attività: lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, lavanderie industriali e altre lavanderie, tintorie, servizi di pompe funebri e attività connesse.

Le attività commerciali di vendita al dettaglio svolgeranno la propria attività dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19, fatta eccezione delle farmacie e delle parafarmacie, che svolgeranno i normali turni di apertura.
Parete
Non ha perso tempo neanche il sindaco di Parete, Vito Gino Pellegrino, il quale ha varato una serie di misure rigide per frenare l’aumento dei contagi in città.
Ieri, infatti, il primo cittadino ha disposto, a partire dal 2 marzo e fino al 14 marzo, la chiusura dei circoli sociali e delle sedi di associazioni presenti sul territorio comunale. Chiuso anche il cimitero nei giorni festivi. Entra in vigore in divieto di stazionamento e assembramento nelle strade, piazze e spazzi pubblici comunali. Sospesa l’isola pedonale: il sindaco ha anche vietato il transito veicolare in via Roma e piazza Berlinguer nei giorni festivi. Chiusa anche la biblioteca comunale.