Sono parole durissime quelle che il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha pronunciato in sede di replica al termine di un’audizione in Commissione Ambiente alla Camera dedicata al bradisismo nei Campi Flegrei. L’ex presidente della regione Sicilia non ha risparmiato stoccate alla vecchia classe dirigente e spiega che ci sono almeno 1250 edifici a elevato rischio sismico.
Campi Flegrei, Musumeci alla Camera: “Sciame sismico potrebbe durare anni. 80mila persona vivono su un vulcano”
“Nei Campi Flegrei – ha tuonato Musumeci – 80mila persone vivono sedute su uno dei vulcani peggiori al mondo, ma nonostante questo non abbiamo mai parlato di evacuazione, abbiamo detto invece che se una famiglia avesse voluto spostarsi da lì il governo avrebbe predisposto degli aiuti, ma questa ipotesi al momento è stata messa da parte».
L’allerta, al momento, resta gialla. La massima preoccupazione però resta la sicurezza degli edifici in questa fase di forte ripresa del bradisismo: «Fra gli interventi previsti dal provvedimento sui Campi Flegrei, c’e quello della valutazione della vulnerabilità degli edifici pubblici e privati: 100 tecnici lavorano divisi in squadre, 4mila edifici sono stati esaminati, 1250 risultano a elevato rischio sismico».
Il Ministro, poi, spiega che lo sciame sismico in corso potrebbe durare anni. Gli interventi di rafforzamento e consolidamento degli edifici finanziati dal Governo dureranno dai tre ai sei anni. «Il fenomeno bradisismico già negli ultimi anni ha manifestato la sua capacità, perché dal 2005 il suolo si è sollevato di oltre un metro mentre il fenomeno sismico è caratterizzato da uno sciame che si ripete ormai da mesi, potrebbe durare anni o esaurirsi senza alcune evoluzione, potrebbe evolvere».
“Scempio urbanistico”
Non usa poi mezzi termini Musumeci quando si tratta di esprimere opinioni sulle politiche adottate negli ultimi anni nei comuni dei Campi Flegrei. «A mio giudizio la politica urbanistica che ha consentito le costruzioni nei Campi flegrei è stata criminale e lo ripeto in questa sede affinché questo mie parole rimangano agli atti. Non si può giocare sulla pelle delle persone e quelle persone non hanno alcuna responsabilità. Vorrei inoltre sapere, come ha detto qualche parlamentare, di mie parole ‘infelici’: ebbene vorrei capire quali sarebbero queste parole. Se invece il parlamentare si riferisce al fatto che io abbia detto che la popolazione sa di quali siano i rischi in quell’area perché ci vive da 2000 anni, bene, allora direi che questo non mi sembra un atto di accusa. E poi diciamo che chi doveva vigilare non l’ha fatto, e questo è grave».