Napoli. Tenta di sparare contro un vigile al Vomero. E’ successo ieri mattina intorno alle 11.30 in via Cilea. Un automobilista avrebbe premuto il grilletto più di una volta ma il colpo non sarebbero partito. A raccontarlo è proprio l’agente che ha rischiato di morire: Mario Cardone, 63 anni, da 38 in servizio nella polizia municipale.
All’altezza di via Gemito – come riporta La Repubblica – un furgone che procedeva verso lo svincolo della tangenziale su via Cilea ha tamponato una Smart guidata da una donna. Un piccolo incidente a cui ha assistito una pattuglia dei vigili. Gli agenti hanno così chiesto all’autista del furgone di accostare e di scambiare le generalità dei dati con l’automobilista. La richiesta scatena la furia di Corrado Santoro, 54 anni, di Pianura, già noto alle forze dell’ordine per estorsione, gioco d’azzardo e maltrattamenti in famiglia. L’uomo accostando verso il marciapiede ha strisciato due auto in sosta, prendendosela poi con il vigile che si era avvicinato allo sportello del furgone. Prima l’ha insultato pesantemente e poi l’ha colpito con un violento ceffone che gli fa volare via gli occhiali. In soccorso di Cardone è intervenuto l’altro agente ma anche lui è stato accolto con uno schiaffo.
Dal furgone esce anche Marcello, il figlio 19enne di Corrado Santoro. Ha tentato di calmare il padre e in un primo momento sembrava riuscirci. Il 54enne ha tirato fuori una sigaretta e ha iniziato a fumare come se nulla fosse, come se non avesse appena schiaffeggiato due vigili. In via Cilea è giunta un’altra pattuglia di rinforzo composta da un agente uomo e da una donna. Appena l’ha vista Corrado Santoro l’ha aggredita, colpendola violentemente e procurandole la frattura della mascella.
E’ partita un’altra colluttazione e il figlio di Santoro nel caos ha preso la pistola del vigile Cardone. “Lascia stare mio padre, lascialo, ti ammazzo”, ha detto premendo il grilletto ma non c’era colpo in canna. Entrambi sono stati arrestati: Marcello è accusato di tentato omicidio, mentre il genitore di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il furgone era anche assicurato quindi la follia risulta inspiegabile.