Capri, sequestrato il lido “Nettuno” sulla Grotta Azzurra: 17 indagati

Sotto chiave lo stabilimento balneare “Nettuno” di Anacapri, a picco sulla famosa Grotta Azzurra. La struttura è stata posta sotto sequestro questa mattina dai finanzieri della Tenenza di Capri intervenuti con personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Capri.

Il decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, riguarda una struttura immobiliare ubicata della superficie di circa 4.000 metri quadri e che si sviluppa su terrazzamenti degradanti con fronte visivo di quasi 30 metri. Sono stati notificati contestualmente 17 avvisi di garanzia. Tra gli indagati il proprietario del lido Nettuno, i direttori dei lavori nonché i dirigenti e i funzionari dell’Ufficio tecnico comunale di Anacapri, i componenti della Commissione locale per il paesaggio e della Commissione edilizia di Anacapri, funzionari e tecnici della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici ed artistici di Napoli e Provincia.

Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Sezione reati ambientali della Procura della Repubblica di Napoli, i lavori di ristrutturazione e riqualificazione eseguiti a partire dal 2014 presso il complesso immobiliare, ultimati nel marzo 2016, sarebbero stati eseguiti sulla base di permessi illegittimi, in violazione della normativa urbanistica e paesaggistico-ambientale. In particolare, le opere realizzate hanno dato luogo ad un incisivo intervento di ristrutturazione dell’intero complesso immobiliare, che, da struttura balneare, risulta, di fatto, trasformato, attraverso un mutamento di destinazione d’uso non consentito, in un complesso residenziale di tipo alberghiero, attraverso la realizzazione di alcune stanze e di un appartamento – dependance.

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