carburante quando conviene fare rifornimento martedì 22 marzo

Con l’approvazione del nuovo decreto-legge che taglia le accise sul carburante, tra pochi giorni caleranno i prezzi di benzina e diesel. Il costo del rifornimento scenderà sotto la soglia psicologica dei 2 euro a litro.

Carburante, 30 centesimi in meno su benzina e diesel

L’intervento del Governo, che arriva dopo settimane di polemiche e scioperi – più minacciati che avvenuti – da parte delle categorie degli autotrasporti, taglia le accise di 25 centesimi a litro. Il decreto “Energia”, varato venerdì 18 marzo, apparirà oggi, 21 marzo, in Gazzetta Ufficiale. Bisognerà però attendere domani, 22 marzo, per registrarne gli effetti ai distributori di carburante.

Il calo dei prezzi al listino sarà superiore dei 25 centesimi conseguenti al taglio. Infatti, alla riduzione delle accise di 25 centesimi, va aggiunto il conseguente taglio dell’Iva che si applica sulle accise stesse. Il risparmio calcolato per aziende e consumatori ammonta a circa 30 centesimi a litro. Una boccata d’ossiggeno dopo settimane di rincari e prezzi in risalita.

Quando conviene fare carburante

Alla luce di queste premesse, da domani, 22 marzo, qualsiasi automobilista o camionista dovrebbe già beneficiare degli effetti del decreto “Energia”. Basta recarsi a qualsiasi distributore per avere la possibilità di fare rifornimento di benzina o diesel a un costo inferiore a 2 euro. I prezzi dovrebbero oscillare tra i 1,879 (benzina) e i 1,849 euro al litro (diesel).

Ai consumatori a corto di carburante, dunque, converrà aspettare un altro giorno e rimandare a domani il pieno per risparmiare diversi euro grazie al taglio delle accise introdotto dal Governo Draghi. Sul calendario la data di martedì 22 marzo sarà il giorno del ritorno alla “normalità”. Tuttavia gli scenari di guerra in Europa non escludono nuove fiammate sui prezzi e nuovi ritocchi al rialzo sul listino.

L’altro decreto

Il Governo varerà nelle prossime ore un nuovo decreto che prevede la “sterilizzazione” degli aumenti sui costi dell’energia per le famiglie sotto i 12 mila euro di Isee e il prelievo del 10 % sugli extra-profitti delle società energetiche. In questo modo l’Esecutivo vuole perseguire due scopi. Anzittutto sostenere i cittadini in difficoltà, che vedranno così ripagati dallo Stato gli aumenti su bollette di gas e luce; poi frenare le mosse speculative di tutte quelle aziende erogratici di servizi energetici che stanno lucrando sull’emergenza di questi mesi.

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