Napoli, pistola in casa: il ras del clan Carmine Campanile torna in cella

Napoli. Per Carmine Campanile, 38 anni, tornano a spalancarsi le porte del carcere di Poggioreale, dieci anni fa la droga e adesso le armi. Volto già noto negli archivi delle forze dell’ordine. Nel 2008 finì in manette nell’ambito di un maxi-blitz contro il traffico di droga nella zona delle Case Nuove. Campanile, un tempo ritenuto affiliato ai Mazzarella e oggi vicino ai Sibillo è finito nuovamente in galera per possesso di una Beretta e a quanto pare  il pregiudicato delle Case Nuove  avrebbe anche portato l’arma con se  nel corso di “passeggiate” tra i vicoli del quartiere.

L’indagine sul 38enne è arrivata ad una svolta lunedì sera quando, arrivati al culmine di una mirata ricerca iniziata nel primo pomeriggio dello stesso giorno, gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato sono riusciti a risalire ancora una volta all’uomo, già conosciuto per i suoi precedenti per detenzione e porto abusivo d’arma da guerra clandestina e munizionamento.

E’ bastato per gli agenti essere al corrente del fatto che Campanile girasse armato per le strade del quartiere per far scattare gli accertamenti del caso, con servizio di appostamento nel parco in cui l’uomo vive. Ed infatti al suo rientro il 38enne si è imbattuto in un poliziotto che gli ha intimato l’Alt, lanciatosi poi in fuga a piedi riuscendo quindi a far perdere le sue tracce.

Qualche minuto più tardi i poliziotti hanno comunque passato al setaccio l’appartamento dell’uomo, non hanno trovato suo figlio ma occultata in un’intercapedine della dispensa del soggiorno vi era invece una pistola Beretta con 5 proiettili uno dei quali già inserito nella camera di scoppio.

Portati a quel punto i genitori in commissariato è quindi apparito Campanile ammettendo il possesso dell’arma e scagionati gli ignari genitori è quindi finito in manette e portato nel carcere di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida. Sono stati tuttavia denunciati i genitori S.C. e B.G. per detenzione di arma da guerra.

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