Un agguato di camorra in piena regola quello di questa notte a Ponticelli. Carmine D’Onofrio è caduto sotto i colpi di pistola dei killer mentre era in compagnia della fidanzata incita di 6 mesi. Il giovanissimo, incensurato, stava rincasando in via Luigi Crisconio, quando, intorno alle ore 2, è stato raggiunto da alcuni uomini che lo hanno ucciso a sangue freddo.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e i carabinieri della locale stazione. All’arrivo dell’ambulanza, Carmine era riverso a terra in una pozza di sangue. Immediato il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania. Il 23enne è deceduto poco dopo per le gravi ferite riportare dai proiettili. I Carabinieri hanno ritrovato 7 bossoli di una calibro 45mm.
Era il figlio illegittimo del boss
Carmine D’Onofrio era il figlio illegittimo di Giuseppe De Luca Bossa, a sua volta fratello di Antonio De Luca Bossa, elemento di vertice dell’omonimo clan di camorra del quartiere Ponticelli di Napoli. L’ergastolano Antonio De Luca Bossa, detto “Tonino ‘o sicco” è ritenuto dagli inquirenti uno dei criminali più pericolosi della camorra partenopea. Il clan da poco più di un anno, secondo gli inquirenti, ha guadagnato posizioni nello scacchiere malavitoso di Napoli est.
L’agguato di stanotte arriva a pochi giorni dall’esplosione di una bomba piazzata davanti alla casa del boss Di Micco. Non è escluso un collegamento tra i due episodi.