Di quello che è stato un campo sportivo ormai non resta quasi più nulla. Reti e spalti si intravedono con fatica tra erbacce e soprattutto rifiuti. Nell’ex campo sportivo di Casandrino stanotte c’è stato grande lavoro per vigili del fuoco e carabinieri.
Dalla tarda serata di ieri infatti è partito un maxi rogo, alimentato anche dal vento. Un lavoro enorme per mettere in sicurezza l’area col supporto dei carabinieri. Sono servite almeno 4 autobotti per domare l’incendio, esteso anche ai terreni adiacenti, ed evitare che il fuoco raggiungesse capannoni ed abitazioni situate a poca distanza.
L’ex stadio comunale di via Siracusa, a ridosso di via Borsellino, era stato già sequestrato lo scorso aprile dai militari dell’Arma su ordine della Procura di Napoli nord proprio per sversamento di rifiuti. Qui ci finisce di tutto: dagli scarti tessili a quelli dell’edilizia. Rifiuti speciali e pericolosi che ieri sono andati in fiamme ed anche oggi restano le fumarole tossiche. Ora i carabinieri indagano per capire se la matrice del rogo sia dolosa oppure si tratti di autocombustione, ipotesi molto difficile nonostante le alte temperature ma non ancora esclusa dagli investigatori. L’ex stadio di Casandrino resta intanto l’ennesima bomba ecologica dell’area nord di Napoli.