Prima vengono scippati dello smartphone da un uomo di colore, poi vengono nuovamente avvicinati e rapinati una seconda volta da due napoletani che fingono di prestare loro soccorso. E’ successo a Caserta, a piazza Garibaldi, nei pressi della stazione ferroviaria. La Polizia di Stato nella tarda serata di ieri ha tratto in arresto per i reati di lesioni e rapina aggravata A.N. e N.G. (originari della provincia di Napoli, rispettivamente classe ’86 e ’93, entrambi già noti per numerosi precedenti di polizia).
Pochi istanti prima due giovani ragazzi (un uomo ed una donna entrambi classe ’99) mentre parlano su di una panchina all’interno della stazione, vengono avvicinati da una persona di colore che, con una mossa improvvisa, scippa dalle mani della ragazza il suo smartphone per poi scappare all’esterno della stazione. L’altro ragazzo lo rincorre e lo scippatore, pur di restare impunito, butta via il telefono e si dilegua.
Nel frattempo la giovane, raggiunto il piazzale della stazione, viene avvicinata da due individui che, lasciando intendere di volerla aiutare, le chiedono cosa fosse successo per poi correre in direzione dello scippatore e dell’altro ragazzo. Una volta raggiunto il giovane, che nel frattempo aveva recuperato la refurtiva, i due lo colpiscono improvvisamente al volto con una testata e con dei pugni, sottraendogli il cellulare della ragazza, appena recuperato. Uno dei due estrae dalla tasca un coltello e lo punta alla gola del giovane, intimandogli di consegnare anche il suo smartphone.
In quegli istanti le Volanti della Questura di Caserta, allertate su segnalazione di un cittadino, intervengono e immobilizzano i due soggetti. La refurtiva recuperata veniva immediatamente riconsegnata ai due giovani, derubati prima e rapinati poi, mentre il coltello utilizzato per commettere la rapina veniva posto sotto sequestro. Al termine degli atti di rito A.N. e N.G., come disposto dal P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sono stati trattenuti presso le locali camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo.