Caserta, rapporti morbosi e pressioni: Eduardo spiega perché ha ucciso la mamma con 20 coltellate

Era tornato da due giorni a Caserta Eduardo, 24 anni. Viveva in Umbria, a Spello. Nulla lasciava presagire che di lì a poco avrebbe ucciso la mamma, Rubina Chirico, 52 anni, a coltellate.

Caserta, Rubina uccisa a coltellate dal figlio

La loro storia però è complicata. E affonda le radici in un rapporto morboso tra i due. Rubina 24 anni fa rimase incinta di Eduardo. Non ha mai voluto svelare l’identità del padre. Sin da subito aveva manifestato nei confronti di suo figlio un attaccamento maniacale, ossessivo. Sfuggendo ai controlli dei servizi sociale, aveva evitato che Eduardo frequentasse le scuole dell’obbligo fino a 9 anni. Non voleva convididere Eduardo con nessun altro, prima che poi il piccolo venisse affidato a un fratello della donna residente in Umbria.

Un distacco traumatico per Rubina, che farà di tutto per ricongiungersi col figlio. Eduardo era riuscito comunque a diplomarsi in Umbria, nonostante il ritardo sul suo inserimento scolastico. La donna aveva vissuto fino a pochi mesi fa a Santa Maria Capua Vetere e pare che fosse in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale della stessa città. Probabilmente il ragazzo era rientrato a Caserta per accudire sua madre in questo periodo di quarantena.

Alcuni vicini ieri mattina lo hanno visto rientrare verso le nove con la madre, poi avrebbero sentito le urla che preannunciavano la tragedia. Eduardo ha ucciso sua mamma con venti coltellate, lasciandola in una pozza di sangue. In Questura il 24enne si è presentato spontaneamente, sotto choc ha confessato il suo omicidio. “I rapporti tra me e mia madre si erano deteriorati da tempo, non potevo più sopportare le sue pressioni”.

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