Nuovo terremoto sull’ASL di Caserta. Diciassette le misure cautelare emesse questa mattina ai danni di imprenditori e medici. Le accuse contestate agli indagati sono associazione per delinquere finalizzata al falso, alla corruzione, alla ricettazione e alla truffa aggravata ai danni del sistema sanitario nazionale. A mettere a segno l’operazione i carabinieri del NAS, diretti dal tenente colonnello Vincenzo Maresca.
Caserta, 17 persone nei guai per truffa, corruzione e ricettazione
Si tratta, nel dettaglio, di medici e dipendenti dell’Asl di Caserta e di imprenditori e faccendieri della stessa area. Gli investigatori hanno ricostruito anche voto di scambio per regionali 2015 e comunali Caserta per i fratelli Pasquale e Maddalena Corvino. Lui non eletto al consiglio regionale lei eletta al consiglio comunale.
L’inchiesta, così come riporta il comunicato, è stata coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata da Maria Antonietta Troncone. L’operazione ha portato, in totale, a cinque arresti in carcere, nove ai domiciliari e cinque misure sospensive e interdittive. Di seguito i nomi.
In carcere:
- Pasquale Corvino, Pietro Schiavone, Maurizio Martucci, Leone Albalonga, Pasquale Piccirillo
Domiciliari:
- Rosaria Capparelli, Raffaella De Sivo, Laura Iuliano, Costantino Cantelli, Domenico Marrone, Franco Mottola, Vincenzo Petriccione, Francesco Russo, Anna Sciortino.
Obbligo firma e interdizione:
- Domenico Barbaro, Francesco Riccio, Merola Emilio.
Stando a quanto riferito dal legale difensore della signora Laura Iuliano, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti dell’assistita perché “il quadro probatorio a suo carico risulta grandemente ridimensionato alla luce sia dell’interrogatorio di garanzia dell’indagata che dagli approfondimenti investigativi sopravvenuti alla emissione della ordinanza cautelare, dai quali non è emersa una consapevole partecipazione alla realizzazione dei reati contestati”. “La sig.ra Iuliano, quindi, – riferisce l’avvocato – indagata in virtù del proprio ruolo e di alcuni elementi indiziari, stanti le risultanze della predetta udienza e degli ulteriori approfondimenti investigativi, è risultata essere del tutto estranea ai fatti d’indagine.