Caso Poziello, Carpentieri: “Si deve ritirare o interverrà Renzi”

La domanda che circola al Partito democratico di Giugliano è “Perché chiedere a Poziello di fare un passo indietro solo adesso?”. Per i tre candidati alle primarie e l’onorevole Giovanna Palma i controlli sulle candidature dovevano essere fatti prima della competizione dell’8 marzo. Ma Venanzio Carpentieri, segretario provinciale del Pd non usa mezzi termini: “La condizione attuale va superata, Poziello si deve ritirare – ha dichiarato – Ho illustrato ai vertici regionali e nazionali del partito la sua situazione giudiziaria appena ne sono venuto a conoscenza. Prima non conoscevo i dettagli processuali di questa vicenda.  Il controllo spetta in prima battuta al circolo locale che con il diretto interessato doveva far presente la richiesta di rinvio a giudizio” tuona il segretario. La decisone adesso spetta in primis al circolo di Giugliano che se dovesse dare il suo appoggio a Poziello Carpentieri chiederà l’intervento della segreteria nazionale. “Se dovessero esserci difficoltà chiederò l’intervento di Roma” ha tuonato. Insomma per la segreteria provinciale non si sono alternative: Poziello non può essere il candidato sindaco. Anche se solo domani si saprà se è rinviato a giudizio o meno.

Il diktat di Carpentieri non piace però ai tre candidati alle primarie, tutti concordi nel dire che il candidato sindaco resta Antonio Poziello. “Mi lascia esterrefatto quello che sta accadendo – dice Nicola Pirozzi – Le candidature dovevano essere vagliate prima, se non può fare sindaco non può neanche essere candidato alle primarie. C’è una colpa da parte del segretario provinciale: non aveva visto la richiesta di rinvio a giudizio? La colpa è di chi lo ha fatto partecipare”.

A sostegno di Poziello è Raffaele Pacilio che chiede “Come mai vertici del partito facciano polemiche solo oggi. Questo significa indebolire il pd – dichiara – Poziello è libero di scegliere ma le regole sono state rispettate non vedo perché non debba andare avanti”.

Dello stesso avviso Giovanni Russo. “La prima cosa è rispettare le regole. Il Pd ha scelto di fare le primarie. C’è chi come me le ha perse e chi come Poziello le ha vinte. Chi vince le primarie è il candidato sindaco. In questo momento a mio avviso solo Antonio può decidere cosa è meglio per lui e per il Pd. Per me il discorso su chi è il candidato sindaco del Pd si è chiuso l’8 marzo”.

Parere diverso quello della deputata Giovanna Palma che pare propensa al passo indietro di Poziello. “Cosa diranno gli elettori di un impresentabile in una città commissariata per infiltrazione camorristiche? I controlli dovevano essere fatti a monte, chi è che non ha controllato il casellario giudiziario? Ma come Ferrandino si è dimesso non possiamo permetterci un’onta a Giugliano anche nei confronti di tutti i candidati nelle liste”.

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