Caso “Senese”, Borrelli a Campania Oggi: “Non sono un giustiziere. Stimo il musicista, ma figlia andava educata meglio”

cavese Giugliano

“Non sono un giustiziere, sono una persona che cerca di portare avanti le battaglie. Alcune le vinco, altre no. Quello che mi interessa è che si parta da noi stessi per il cambiamento”. A dirlo è il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, intervistato questa mattina dal direttore di Teleclubitalia, Giovanni Francesco Russo, durante la trasmissione “Campania Oggi”. Tema centrale della puntata: la vicenda che coinvolge la famiglia di James Senese e la figlia, al centro delle polemiche per un episodio di sosta vietata.

Caso “James Senese”, Borrelli a Campania Oggi: “Non sono un giustiziere, sua figlia andava educata meglio”

 

Borrelli ha raccontato l’accaduto, che ha avuto inizio fuori dal cinema Space di Fuorigrotta, durante l’anteprima di un docufilm su Pino Daniele. “Io ero lì – ha spiegato – perché sto facendo la battaglia anche il 25 dicembre, giorno di Natale. La battaglia è contro le inciviltà e i cialtroni. Non ci sono solo vittime, ci sono pure complici: coloro che si comportano malissimo”. Il deputato ha descritto come una rampa per disabili fosse stata bloccata da due veicoli: “Una Panda, che è stata multata e al cui proprietario sono stati tolti i punti dalla patente, e un’altra macchina appartenente a una persona abbastanza nota”. Proprietaria del secondo veicolo la figlia di James Senese. “Alla mia domanda  ‘Ma si rende conto? Si può parcheggiare sulle strisce pedonali e davanti allo scivolo per disabili?’, ha proseguito Borrelli, la risposta è stata: ‘Io sono la figlia di James Senese’. Come se questo fosse una deroga, un titolo di studio o un passe-partout”.

Secondo Borrelli, la donna non solo non si è scusata, ma ha reagito in maniera aggressiva: “Ha tentato di strapparmi il telefono e tirarmi un pugno”. Dopo la diffusione del video sui social, il musicista partenopeo ha pubblicamente chiesto scusa. Rispondendo alle domande del direttore Russo, Borrelli ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme: “Siamo tutti uguali davanti alla legge, sulle strisce pedonali e sugli scivoli per disabili. Il rispetto del prossimo è fondamentale”.

“Non ci sono intoccabili”

Il deputato ha poi ribadito che non vi sono “persone intoccabili”, aggiungendo che questa esposizione mediatica potrebbe avere un impatto positivo: “A maggior ragione, se ci si rende conto che non ci sono persone intoccabili, che siano politici, cantanti, medici, avvocati, magistrati o alti dirigenti. Tutti devono rispettare le regole, stop”. In chiusura, Borelli ha espresso un pensiero per il musicista: “Mi dispiace molto, perché è una persona che stimo come artista. Mi auguro davvero che questi comportamenti siano legati soltanto alla figlia, che oggettivamente parlando è una persona che deve essere probabilmente educata meglio. Come artista è il top, ma adesso forse deve tornare a svolgere la funzione di padre”.

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