Casoria. Bidello suicida a scuola perché vittima di usura, un arresto e tre divieti di dimora

Casoria. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Casoria, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 42 anni e del divieto di dimora nel comune di Casoria nei confronti di un cinquantunenne e di due donne, rispettivamente di 82 e 73 anni, questi ultimi tre tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare e tutti residenti in Casoria, indagati in concorso tra loro per il reato di usura in danno di vari soggetti.

Le attività investigative – scaturite nel mese di marzo 2015 in seguito al suicidio di un uomo di 50 anni, avvenuto all’interno di un istituto scolastico dove lo stesso esercitava la mansione di bidello – permettevano di ricollegare, secondo l’ipotesi accusatoria, il tragico gesto alle gravi difficoltà economiche in cui versava il medesimo e che, da tempo, lo avevano reso vittima di usura. L’uomo, custode della scuola, si era tolto la vita nella elementare e materna Carducci di via Maria Cristina Brando.

Nel corso delle indagini si accertava che la persona che aveva prestato il denaro alla viitima, sia autonomamente che in concorso con un’altra indagata, aveva prestato somme di danaro con tassi usurai del 97% annuo anche ad altri. La vicenda appare particolarmente allarmante in quanto trattasi di attività di usura avente ad oggetto prestiti a persone anziane e il cui svolgimento avveniva indisturbato da anni, facendo leva, soprattutto, – spiegano gli investigatori – sull’omertà che è presente nel contesto sociale/ambientale dove le vittime risiedono.

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