È un genitore che non si dà pace Giuseppe Marzatico, 49 anni, per la morte di suo figlio, Filippo, il dj di 20 anni, originario di Casoria, morto lo scorso 8 luglio all’ospedale di Frattamaggiore dove era arrivato con gravi ustioni sul corpo provocate durante l’accensione di un barbecue.
Casoria, Filippo ustionato col barbecue: “In ospedale sulle sue gambe, ma è uscito morto”
“Voglio giustizia ma soprattutto capire come mai mio figlio è entrato in ospedale camminando ed è uscito in una bara nel giro di poche ore”, dice al Mattino il 49enne. Assistito dai suoi avvocati, Giuseppe si è recato dai Carabinieri chiedendo di fare accertamenti sul decesso del figlio e ipotizzando l’omicidio colposo. L’uomo ha poi chiesto che la salma, sulla quale non è stata eseguita l’autopsia, venga riesumata al più presto. Anche se la famiglia ha già celebrato i funerali del giovane, a Casoria.
“E’ stata chiamata l’ambulanza che non è giunta subito, ma grazie alle sollecitazioni dei carabinieri è arrivata dopo 40 minuti. La situazione non sembrava grave. Filippo è entrato con le sue gambe in ambulanza con un asciugamano a coprirlo. Le ustioni erano serie, ma non tali da provocarne la morte”, sostengono gli avvocati dei familiari del 20enne.
Filippo – conosciuto nel mondo delle discoteche con il nome di Filip Master – stava accendendo il barbecue, utilizzando una bottiglia di alcol, quando è stato investito da una fiammata di ritorno. In quella circostanza, il 20enne ha risposato ustioni di secondo grado sul 38% del corpo.
Sull’ambulanza c’è salito sulle sue gambe – come sottolineano gli avvocati e come dimostra anche un video consegnato agli inquirenti – avvolto in un accappatoio bianco. Dolorante, sostiene il padre, ma non in condizioni tali da far presagire il tragico epilogo.