Casoria: apre un nuovo centro antiviolenza per donne e figli

In risposta alla tragica vicenda di Giulia Cecchettin, il Comune di Casoria si prepara a presentare il suo nuovo Centro Antiviolenza, denominato “Donna, Vita, Libertà“. Il centro sarà presentato durante la Giornata Mondiale contro la Violenza di Genere il prossimo sabato 25 novembre alle 10, presso la sala consiliare.

L’iniziativa è guidata dall’Ambito 18 e dai Servizi Sociali del Comune di Casoria, che hanno dedicato gli ultimi mesi a implementare azioni concrete per contrastare la violenza di genere e la dipendenza affettiva.

Il centro anti violenza e le nuove misure a sostegno delle vittime

Partendo dallo slogan “Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”, il centro offrirà sostegno a 360 gradi alle donne vittime di violenza e ai loro figli, compresi gli orfani di femminicidio. Le nuove misure a sostegno delle vittime includono un’équipe composta da coordinatrice, operatrice di sportello, assistente sociale, educatrice, psicologa ed avvocato. Il centro accoglierà donne che subiscono o si sentono minacciate da qualsiasi forma di violenza, fornendo servizi come accoglienza, ascolto, sostegno, assistenza psicologica, assistenza legale, orientamento ai servizi territoriali e orientamento al lavoro.

La presentazione sarà l’occasione per condividere le iniziative in corso e le nuove risorse immesse dal Comune, consentendo un supporto completo a chi è vittima di violenza. Questo include l’inserimento nel mondo del lavoro e supporto finanziario per canoni di locazione ed utenze. L’obiettivo è offrire un approdo sicuro a donne e figli vittime di violenza, contribuendo a rompere il ciclo dell’abuso.

“L’apertura del Centro Antiviolenza segna la conclusione di un impegno costante e allo stesso tempo il punto di partenza per offrire un approdo sicuro alle donne vittime di violenza e ai loro figli”, afferma l’assessore Marianna Riccardi. Il sindaco Raffaele Bene sottolinea che la lotta contro la violenza di genere è una priorità amministrativa, e la tragedia di Giulia richiede azioni concrete oltre agli attestati di solidarietà.

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