Non concede alcun perdono, Federica Sautto. L’unica parola che pronuncia è “giustizia”. La moglie di Luigi Izzo, il barbiere di Castel Volturno barbaramente ucciso con diverse coltellate dopo una lite scoppiata per futili motivi, ha raccontato gli attimi precedenti all’omicidio in un’intervista a Il Mattino.
Castel Volturno, parla la moglie di Luigi Izzo: “Nessun perdono”
Sposata con Luigi da 15 anni e con tre figli piccoli da crescere, Federica non si dà pace. Ha la voce rotta, rigira la fede tra le dita, ripercorre a mente le scene della sera in ciuca perso suo marito: “Io quel ragazzo, Roberto, l’ho anche accarezzato, gli ho toccato la barbetta. Davanti al bar gli ho detto: è sabato sera, divertiti, non litigare”, spiega. E invece, qualche minuto dopo, Roberto era invece sopra il corpo di Luigi per bloccarlo, incitando il padre ad aggredirlo. La donna ricorda gli ultimi attimi vissuti prima di perdere definitivamente Luigi, la lite fuori al bar e la spedizione punitiva all’esterno della propria abitazione.
“Ogni sera, dopo il lavoro, Luigi chiudeva il salone e cenava con noi – racconta Federica. Insieme, poi, siamo andati nella villa che avevamo comprato, lui aveva appena terminato di montare i giochi per i bambini in giardino. Quando siamo tornati a casa io sono andata a farmi la doccia, ma sentivo mio marito che parlava al telefono. Uscita dal bagno, mi comunica che un amico gli ha riferito che Orlando stava litigando con delle persone. Gli ho detto di non uscire, ma non ci fu nulla da fare: lo devo far ammazzare?, mi rispose. A quel punto uscì, ma dietro di lui c’eravamo io e mia madre”.
L’omicidio
Poi la cronaca già nota: la discussione fuori al bar e la promessa di acquistare gli occhiali rotti dal fratello Orlando. Sembrava finita lì, invece di lì a poco sarebbe scattato il raid punitivo sfociato in omicidio. “Quando siamo tornati a casa una Fiat Punto verde ha sgommato bloccandosi davanti al cancello. Luigi deve aver visto che dentro c’erano Roberto e un’altra persona, armata, ed è fuggito”. A quel punto è intervenuta la mamma di Federica, che ha provato a separare i due uomini scesi dall’auto e lanciatisi come belve inferocite sul genero. “Cosa c’entro io”, ha inveito Luigi mentre veniva accoltellato. “Sono corsa fuori. Quando sono andati via Luigi si è rialzato, si è appoggiato alle auto, erano tutte rigate di sangue la mattina dopo. Tre minuti dopo è morto davanti ai miei occhi”.
Il dolore della famiglia
Adesso resta un grande vuoto nella famiglia Izzo. “Di lui mi resta l’amore e tre figli stupendi – conclude Federica -. Il secondo fa tante domande, gli somiglia. Parla del papà al passato, quando gli ho promesso di andare a prendere il panino al pub il sabato sera mi ha detto: Come faceva papà. Il primo fa fatica a parlare di lui, mentre il terzo è troppo piccolo per capire. A tutti e tre gli ho indicato una stella luminosissima in cielo: vedete, papà è lì sopra, su quella stella”.