Attendevano con gioia l’arrivo del loro bambino, tutto era pronto per accoglierlo. Ma Chiara Pagano, 38 anni, originaria di Pagani ma residente a Castellammare, non ha mai potuto stringerlo tra le braccia. Un malore improvviso l’ha colpita mentre era in casa, facendola accasciare al suolo. Non si è mai più ripresa.
Il malore improvviso e la corsa in ospedale
Era venerdì scorso quando Chiara, incinta al nono mese, si è sentita male nella sua abitazione. Con lei c’erano alcuni familiari, che hanno subito allertato il 118. I sanitari, giunti rapidamente sul posto, hanno compreso subito la gravità della situazione: la donna era stata colpita da un’emorragia cerebrale.
Trasportata d’urgenza in codice rosso all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, è stata immediatamente sottoposta a un parto cesareo per salvare il piccolo. Grazie alla tempestività dei medici, il neonato è venuto al mondo senza complicanze e ora sta bene.
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Una tragica coincidenza: la stessa sorte toccata alla suocera
Un drammatico destino sembra essersi ripetuto: trent’anni fa, la suocera di Chiara morì in circostanze identiche, colpita da un’emorragia cerebrale al nono mese di gravidanza. In quell’occasione, però, i medici non riuscirono a salvare il bambino, che avrebbe dovuto chiamarsi Luca. Proprio in suo ricordo, Chiara e il marito avevano scelto lo stesso nome per il loro piccolo.
Il trasferimento a Napoli e la morte nel giorno di San Valentino
Dopo il parto, Chiara è stata trasferita in condizioni gravissime all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, dove era disponibile un posto in terapia intensiva. I medici hanno fatto tutto il possibile, ma la giovane mamma non ce l’ha fatta. Si è spenta il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino, lasciando un dolore immenso nel marito e nell’intera comunità.
Il dono degli organi e l’ipotesi di un’indagine
Nonostante il dolore devastante, la famiglia ha scelto di donare gli organi di Chiara, un ultimo atto di amore e generosità. Nel frattempo, non si esclude l’apertura di un’indagine per chiarire se la tragedia potesse essere evitata.