Migliorano le condizioni del carabiniere aggredito a Castellammare. L’appuntato Giovanni Ballarò, in servizio alla stazione carabinieri di Gragnano, aggredito da una decina di persone nella notte tra venerdì e sabato in piazza Principe Umberto. Due giorni fa sono stati arrestati i primi quattro aggressori ma continuano le ricerche delle forze dell’ordine su tutti gli altri partecipanti alla rissa. In particolare il cerchio si sta chiudendo sull’uomo che ha scagliato contro il militare un tavolino di alluminio colpendolo alla nuca. L’uomo è stato già individuato grazie all’incrocio tra immagini delle telecamere presenti in zona e ad alcune testimonianze.
Il carabiniere, libero dal servizio, aveva deciso di intervenire per bloccare una rissa scatenata da un tamponamento tra scooter, ma è stato a sua volta aggredito mentre documentava la scena dell’incidente e la lite tra due coppie, qualificandosi come carabiniere.
Castellammare, le indagini sull’aggressione al carabiniere
I primi quattro arrestati sono tre che hanno investito in scooter l’appuntato, dando il via al violento pestaggio, e un quarto giovane che è intervenuto alle spalle del carabiniere che nel frattempo si era rialzato, colpendolo con un casco. Come riporta il mattino, alla guida dello scooter c’era Ferdinando Imparato, 27enne nipote di Salvatore “’o paglialone” il boss del rione Savorito. Alle sue spalle, in sella al motorino, c’erano il 17enne P.D.M., già con precedenti, e il 22enne Giovanni Salvato, tra l’altro entrambi senza casco. Il quarto uomo che si era inserito nel pestaggio è stato individuato nel 19enne Pio Lucarelli, figlio di Giovanni, affiliato al clan D’Alessandro e imparentato con i Vitale, i gestori della piazza di spaccio del Centro Antico di Castellammare.
In circa due minuti, l’appuntato Ballarò subisce due pestaggi: prima dagli uomini del “bronx Faito” del rione Savorito, poi da un gruppo del Centro Antico, i due quartieri più “fedeli” al clan D’Alessandro. Il secondo pestaggio – raccontano le immagini acquisite dagli investigatori – viene innescato da Lucarelli e dal quinto uomo, che mette ko l’appuntato dei carabinieri scagliandogli il tavolino di alluminio dietro la nuca. Su di lui a terra, privo di sensi, si accaniscono almeno altre cinque persone. Arrestato anche il 42enne Manuel Spagnuolo che ha sottratto il borsello al carabiniere mentre era riverso a terra.
Per i quattro si attende oggi la fissazione dell’udienza di convalida del fermo. Intanto sono stati identificati anche gli altri sei aggressori.