Rapporti sessuali col datore di lavoro 70enne per “per non perdere il posto” ma da lì inizia l’incubo. E’ quanto avvenuto ad una vedova 43enne che dopo aver perso il marito aveva trovato lavoro in un parcheggio tra Castellammare e Pompei.

La donna ha denunciato l’imprenditore stabiese, vigile urbano in pensione, ed ora è in corso il processo. Il racconto della donna di Pompei parte dal 2014 e ieri si è tenuta la prima udienza con l’imputato accusato di lesioni aggravate, tentata estorsione e rapina. Come riporta Il Mattino, dopo aver scoperto la telecamere nascosta nel ‘ritrovo’ lo scorso gennaio per la 43enne è inizia una storia complicatissima: prima una colluttazione nella quale si frattura una spalla, poi strane persone la avvicinano per invitarla a ritirare la denuncia in cambio di denaro, ancora minacce di morte a lei al figlio di 8 anni, infine le viene incendiata due volte l’auto.

“Dopo qualche mese dall’assunzione – ha raccontato la donna – mi ha chiesto di avere un rapporto sessuale con lui, perché tutte le dipendenti lo facevano. Mi ha fatto vedere anche alcuni video delle altre. Io ho accettato, l’ho fatto più volte, sempre in maniera consenziente perché mi servivano quei soldi”. Poi la scoperta della videocamera e la denuncia dei carabinieri. Intanto l’imputato è ai domiciliari da circa 6 mesi.

 

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