Quaranta arresti oggi a Catania (a breve i nomi). Gli agenti della Questura Mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare controcontro due gruppi di spacciatori legati ad altrettanti clan mafiosi, i Cappello-Bonaccorsi e i Cursoti Milanesi. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso.
Il blitz a Catania, 40 arresti
Il blitz eseguito all’alba nella città di Catania ha permesso di smantellare un fiorente traffico di cocaina e marujiana. Le piazze di spaccio – come si nota dal video diffuso dalla Polizia di Stato – sono quelle di San Berillo Nuovo, tra Corso Indipendenza e il rione San Leone. Storicamente zona divisa tra le due cosche. Le due consorterie criminali si sono sempre fatte la guerra, in passato. Oggi, per evitare tensioni e l’attenzione delle forze dell’ordine, erano venute a un accordo per dividersi gli affari illeciti. Una treguainutile, viste le manette scattate questa mattina ai polsi di decine di criminali.
Il simbolo
C’è un dettaglio che emerge dai filmati registrati dalla Polizia. Le piazze di spaccio facevano sventolare una bandiera degli Stati Uniti d’America. Quindi il simbolo dello smercio di droga – ma sarà spiegato nel dettaglio dagli inquirenti nel corso della conferenza stampa – sarebbe stata la bandiera stelle e strisce. Si spacciava in qualsiasi ora del giorno e della notte. E anche in pieno traffico. Ma non solo piazze di spaccio all’aperto: una delle case degli arrestati è stata trasformata in un fortino di droga. Si tratta di uno dei Piterà, cognome storico di una frangia dei Milanesi.
CATANIA – Due clan messi nel sacco. Una maxi operazione antidroga è scattata nella notte a Catania. La Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza del Gip a carico di 40 persone, 30 in carcere e 10 ai domiciliari, riconducibili a due distinte famiglie mafiose: i Cappello-Bonaccorsi e i Cursoti-Milanesi. La retata permette di fermare un fiorente traffico di droga: marijuana e cocaina. Le zone di spaccio – come si nota dal video diffuso dalla Polizia di Stato – sono quelle di San Berillo Nuovo, tra Corso Indipendenza e il rione San Leone. Storicamente zona divisa tra le due cosche. Che per un periodo sono state al centro di una ‘guerra’ per lo spaccio. Non dimentichiamo il gruppo di fuoco fermato da una pattuglia delle Volanti. Ma, forse, per evitare di sollevare polveroni e attenzione è stato firmato un armistizio. A quanto pare inutile, viste le manette scattate questa mattina ai polsi di decine di criminali. Le accuse per gli indagati sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti aggravata, per alcuni degli indagati, dal metodo mafioso.
La piazza di spaccio batteva bandiera americana. È un particolare che emerge ancora dalla visione del filmato offerto dalla Questura che sintetizza alcuni dei momenti immortalati dalle telecamere durante le indagini. Quindi il simbolo dello smercio di droga – come hanno spiegato gli investigatori – sarebbe stata la bandiera stelle e strisce. Che rappresentava anche una sorta di linea di confine tra il take-away della droga gestito dai Cappello- Bonaccorsi (Corso Indipendenza – Angolo via La Marmora) e quella vicina organizzata dai Cursoti-Milanesi (Via San Leone). Qui la bandiera che sventolava è quella della squadra di calcio del Milan. Si spacciava in qualsiasi ora del giorno e della notte. E anche in pieno traffico. Ma non solo piazze di spaccio all’aperto: una delle case degli arrestati è stata trasformata in un fortino di droga. Si tratta di Matteo Piterà, cognome storico di una frangia dei Milanesi.
L’indagine, chiamata Tricolore, è stata avviata nel gennaio del 2017 dalla Squadra Mobile di Catania. È stato ricostruito l’organigramma dei due gruppi criminali. Il capo-piazza del clan mafioso Cappello – Bonaccorsi sarebbe Lorenzo Christian Monaco. Le redini le avrebbe ricevute direttamente da Salvuccio Bonaccorsi, figlio di Concetto Bonaccorsi (i due ‘carateddi- così sono chiamati nella malavita – sono da tempo collaboratori di giustizia). “È stata proprio quest’attività di indagine anche a catturare ad aprile 2017 Concetto Bonaccorsi all’epoca latitante nelle campagne di Pistoia”, ha detto la pm Tiziana Laudani. È finito in manette anche Concetto Bonaccorsi, nipote e cugino dei due pentiti, ma soprattutto figlio di Ignazio Bonaccorsi (famigerato boss dei Carateddi).
La seconda piazza di spaccio è riconducibile al gruppo legato a stretto giro alla frazione capeggiata dal boss dei Milanesi, Saretto Pitarà detto U Furesteri, in carcere per omicidio. Che è fratello di Matteo Piterà (il cognome diverso è scaturito da un errore all’anagrafe, ndr).
“Nel corso del blitz a casa di Monaco abbiamo trovato – spiega Marco Basile, dirigente della Squadra Mobile di Catania – 50 mila euro in contanti e la bandiera americana”. “Bandiere – spiega il pm Alfio Fragalà- rimosse dopo aver abbassato le armi e sancita la pace criminale”. Entusiasta il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro per il brillante risultato investigativo, ma evidenziando che serve “un lavoro anche preventivo per debellare dalla radice il fenomeno”. Tra le priorità della nuova macchina organizzativa messa in piedi da Questore Mario Della Cioppa, che ha detto: “Il fatto che l’operazione si chiama ‘Tricolore’ serve a suggellare, a dimostrare come le piazze devono essere libere e senza vincoli e devono essere restituite alla libera fruizione da parte dei cittadini. Dopo questa operazione inseriremo in queste aree dei veri e propri presidi della Polizia”.
TUTTI I NOMI
Concetto Bonaccorsi, nato a Catania, 33 anni. Roberto Pietro Bua, nato a Catania, 23 anni. Giuseppe Campagna, nato a Catania, 60 anni. Germain Saverio D’Orta, nato a Catania, 23 anni. Biagio Andrea Giuffrida, nato a Catania, 27 anni. Massimo Gulisano, nato a Catania, 49 anni. Giuseppe La Placa, nato a Catania, 40 anni. Giuseppe Licciardello, nato a Catania, 21 anni. Samuel Giovanni Linguanti, nato a Catania, 28 anni. Lorenzo Cristian Monaco, nato a Catania, 31 anni. Edoardo Perciabosco, nato a Catania, 29 anni. Giuseppe Pitarà, nato a Catania, 36 anni.
Antonio Piterà, nato a Catania 35 anni. Alessandro Russo, nato a Catania, 40 anni. Gaetano Spampinato, nato a Catania, 29 anni. Rosario Zito, nato a Catania, 39 anni. Maria Barbara Gangemi, nata a Catania, 42 anni. Marco Palma, nato a Leonforte (EN), 24 anni. Giuseppe Santagati, nato a Torino, 27 anni. Marco Andrea Santagati, nato a Catania, 23 anni. Giordano Scuto, nato a Catania, 24 anni. Damiano Pergolizzi, nato a Catania, 20 anni. Alessia Virruso, nata a Catania, 33 anni.
GIA’ DETENUTO
Orazio Fuselli, nato a Catania, 36 anni
Ivan Torrisi, nato a Catania, 32 anni
Sebastian Guardo, nato a Catania, 23 anni
Giovanni Ivan Sangiorgio, nato a Catania, 28 anni
Gabriele Giuseppe Piterà, nato a Catania, 37 anni
AI DOMICILIARI
Pio Giuseppe Scardaci, nato a Catania, 33 anni
Alessandro Scalia, nato a Catania, 41 anni Gianluca Sciuto, nato a Catania, 33 anni
Alfio Siriano, nato a Catania, 25 anni
Salvatore Strazzanti, nato a Savignano (CN), 42 anni
Salvatore D’Ambra, nato a Catania, 37 anni
Matteo Piterà, nato a Catania, 63 anni
Giuseppe Ruscica, nato a Catania, 43 anni