Palestra aperta nonostante il Covid, clienti nascosti nel deposito al buio per evitare i controlli

Catania. Palestra aperta nonostante le restrizioni, arriva la Polizia e scopre clienti nascosti in uno sgabuzzino per evitare il controllo. Erano intenti ad allenarsi senza mascherina in sala pesi con due istruttori, ma quando gli agenti del commissariato hanno fatto irruzione, insospettiti da un via vai di gente, è scattato un fuggi fuggi generale.

Palestra aperta nonostante il Covid

I fatti sono accaduti a Catania, a pochi passi dal centralissimo Corso Italia. Gli operatori di polizia, giunti sul posto, prima di fare irruzione all’interno della palestra, che dall’esterno appariva chiusa e con l’insegna spenta, hanno notato da una finestra che si affacciava su un cortile interno, numerose persone intente ad allenarsi in sala pesi, peraltro senza utilizzare alcun dispositivo di protezione individuale.

Una volta fatto accesso all’interno della palestra, gli agenti hanno trovato due personal trainer, i quali sostenevano di essere lì da soli per allenarsi. Certi che all’interno vi fossero anche altre persone gli agenti hanno passato al setaccio ogni angolo della palestra che risultava apparentemente deserta.

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Clienti nascosti nel deposito

Tuttavia, ad un tratto, è stato notato uno specchio che in realtà celava un sorta di passaggio segreto verso uno sgabuzzino allestito a deposito. E proprio lì dentro, ancora sudati ed in abbigliamento ginnico, al buio ed in rigoroso silenzio, si erano rifugiati i clienti della palestra, nella speranza di non essere scoperti dalla polizia.

Dalle dichiarazioni degli iscritti è emerso come la palestra, nonostante i divieti relativi alla normativa Covid, in realtà non avesse mai chiuso e che per accedervi occorreva una sorta codice segreto sonoro: bisognava infatti bussare contro la porta d’ingresso seguendo una certa cadenza, in modo da farsi riconoscere.

Per quanto accertato, nei confronti del titolare della palestra, dei personal trainer e dei clienti, scattava la sanzione amministrativa di 400 euro. Al proprietario è stata inoltre inflitta la sanzione accessoria della chiusura dell’attività per un periodo di cinque giorni che sarà efficace al termine delle misure restrittive attualmente in vigore.

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