Caterina era in una pozza di sangue, i dettagli in una lettera di 15 pagine

Roma. Si chiamava Caterina Glorioso la 30enne trovata morta nella metropolitana Flaminio di Roma. La giovane, originaria di Vitulazio, è una militare dell’Esercito Italiano. E’ stata rinvenuta cadavere con un colpo di pistola alla testa nei bagni della metro Flaminio Linea A.

Roma, tragedia alla metro Flaminio: trovata morta Caterina Glorioso

A dare la notizia è l’Atac, che ha informato i passeggeri di “un intervento delle forze dell’ordine in corso”. L’ipotesi maggiormente accreditata al momento è che si tratti di un suicidio. La notizia del decesso di Caterina ha fatto rapidamente il giro della città di Vitulazio, nel casertano, paese di cui era originaria. La giovane prestava servizio a Piacenza. Non sono chiare al momento le ragioni del perché si trovasse a Roma.

Corse sospese

I treni al momento transitano senza fermarsi lungo la tratta che collega i capolinea Battistini e Anagnina. L’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in città ha chiesto ai passeggeri momentaneamente di “utilizzare stazioni Spagna o Lepanto”. Inevitabili i disagi per i cittadini che si spostano nella Capitale utilizzando la metropolitana, specialmente per raggiungere una fermata come quella di Flaminio, nei pressi di Piazza del Popolo e Villa Borghese.

Caterina Glorioso, la lettera

Gli investigatori, secondo quanto si apprende, avrebbero trovato una lettera di 15 pagine nella quale la 30enne avrebbe spiegato i motivi del suo tragico gesto. La lettera è ora al vaglio del procuratore aggiunto di Roma, Nunzia D’Elia che ha aperto un fascicolo in cui, come avviene in questi casi, si ipotizza il reato di istigazione al suicidio. Sul posto, oltre ai carabinieri e al pm di turno, anche il pm di turno della procura Militare.

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