NAPOLI -Dopo l’eccellente arresto di Marco Di Lauro, boss latitante da 14 anni, era circolata la voce che fosse stato Salvatore Tamburrino a rivelare il nascondiglio. Ma Tamburrino, assistito dal suo avvocato Domenico Smarrazzo, ieri in Questura, sottolinea il legale, «ha rilasciato solo una lunga confessione ma circoscritta esclusivamente all’omicidio della moglie».
Cadrebbero con queste dichiarazioni del legale Smarrazzo, tutti i possibili collegamenti sulla collaborazione dell’uxoricida con la giustizia per scovare il super boss di Scampia Di Lauro. L’uomo ritenuto un fedelissimo del clan fondato dal padre del latitante Paolo Di Lauro alias “Ciruzzo ‘o milionario”, ieri si è consegnato alle forze dell’ordine dopo aver sparato alla moglie con una pistola, uccidendola.
I due si erano lasciati perché lei aveva saputo di una relazione clandestina del marito con un’altra donna. Tamburrino ha spiegato che aveva anche fatto testamento, che aveva acquistato una pistola la mattina e che poi aveva raggiunto Norina a casa dei suoi genitori. Salvatore ha spiegato di aver sparato 3 colpi di pistola solo per spaventare la donna che non voleva sapere di parlare con lui, colpi fatali però perché hanno raggiunto la 33enne.