Si è rivolto a C’è posta per te per recuperare il rapporto con le due figlie. E’ la storia di Maurizio, Maria e Francesca andata in onda ieri sera su Canale 5.
L’uomo ha mandato la busta alle due figlie di 32 e 22 anni per provare ad avere nuovamente rapporti con loro visto che non si parlano da ben 7 mesi.
C’è posta per te: la storia di Maurizio e le due figlie
La storia è quella di una famiglia della provincia di Avellino. Maurizio ha avuto una relazione extra coniugale che è stata scoperta dalla moglie e dalle due figlie. I due coniugi per un periodo hanno comunque continuato a vivere sotto lo stesso tetto (sono stati sposati per 33 anni), ma senza avere alcun legame, lei infatti restava perennemente chiusa in camera. Maurizio non parla mai male della ex, le rimprovera solo di non essere stata abbastanza affettuosa con lui nell’ultimo periodo.
“Non c’è giorno che non vi penso, ho provato a cercarvi, ma senza risposta. Se non sono venuto sotto casa è perché so che Francesca sta studiando, so che non ha dato alcuni esami, mi sento in colpa da morire. Ho sbagliato nel tradire vostra madre, la ringrazio per quello che ha fatto per voi. Chiedo scusa per non avere detto che non c’era più il sentimento per lei e non avere detto a voi come stavano le cose” ha detto il papà alle due giovani in studio.
Maurizio ha ammesso gli errori commessi. Ora vive con la donna con cui aveva tradito la ex moglie ma vorrebbe ricucire il rapporto con Maria e Francesca. In occasione della morte della mamma di lui, si aspettava di recuperare il rapporto con le ragazze, ma anche quel giorno sono volati insulti da entrambe le parti.
Le due ragazze però alla fine, nonostante le lacrime del padre, non hanno voluto aprire la busta. Francesca aveva paura di “tradire mamma, io vivo in simbiosi con lei”. Stessa posizione anche quella della sorella.
Maria De Filippi ha provato a convincerle: “Non è un mostro, io credo che lui voglia bene a vostra mamma, 33 anni insieme sono una vita, non sono poco. Penso si possa trovare modo per avere un rapporto civile, anche se ha sbagliato. Lui è un uomo, non è un eroe, come tale può fare errori”.