È vissuta il tempo di una stagione, la bimba di tre mesi e mezzo precipitata dal secondo piano di una palazzina all’incrocio tra le vie Ugo Bassi e Matteotti, a Cento, in provincia di Ferrara.
Erano da poco passate le 16.30 quando alcuni testimoni hanno avvertito un tonfo sordo e, pochi istanti dopo, le urla strazianti della madre, Usman Nafisa, che stringeva a sé la piccola. La bimba, H. A., è precipitata da un’altezza di sette metri, finendo sul marciapiede di fronte a un negozio di parrucchieri e a un bar. Uno schianto terribile che non ha lasciato possibilità di sopravvivenza alla piccina.
Da una prima ricostruzione da parte degli inquirenti, la morte della bambina è stata una disgrazia dovuta a una fatalità, a un momento di fatale distrazione. La bimba era in braccio a un fratellino, un bimbo in tenera età. I due stavano giocando quando la piccola è caduta dalla finestra affacciata su via Matteotti, finendo a terra dopo un volo di sette metri. Sono stati in molto ad avvertire quel rumore terribile: i clienti che si trovavano nel negozio di acconciature, e lo stesso titolare, si sono voltati di scatto e si sono trovati davanti agli occhi una scena tremenda.
La mamma è scesa precipitosamente dalle scale, è accorsa verso quel fagottino inerme sull’asfalto e lanciando urla strazianti ha cominciato a stringere a sé la sua bambina, portandola all’interno dell’androne del palazzo dove risiede la famiglia, al civico 54. Mentre il pianto della madre risuonava in tutta la strada, è scattata la macchina dei soccorsi che, pur tempestiva, molto poco ha potuto fare per cercare di salvare la bambina. È intervenuta anche l’eliambulanza, per portare la bimba d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna, ma i traumi erano stati troppo devastanti per il suo corpicino, e i medici hanno constatato subito il decesso rendendo inutile il trasporto al Maggiore.