Funerali Fratelli Cesa

Oggi, a Cesa, un’atmosfera densa di tristezza ha avvolto la chiesa di San Cesario Martire per i funerali di Marco e Claudio Marrandino, i due fratelli uccisi a colpi di pistola, lo scorso 15 giugno nei pressi dell’uscita dell’Asse Mediano, nel territorio di Orta di Atella.ag

Cesa, folla e commozione ai funerali di Marco e Claudio Marrandino

Il rito funebre – così come la fiaccolata di ieri sera – ha visto la presenza massiccia dei cittadini, molti dei quali indossavano un fiocchetto nero in segno di lutto e magliette raffiguranti i volti dei due fratelli, simboli tangibili del dolore e del ricordo.

La chiesa non poteva contenere tutti i partecipanti, con molti che si sono radunati anche sul sagrato, gremito per l’occasione. Striscioni con messaggi di cordoglio erano affissi ai pali della pubblica illuminazione e agli edifici circostanti, testimoniando l’impatto profondo di questa perdita sulla comunità.

L’omelia, tenuta dal vescovo di Aversa, Monsignor Angelo Spinillo, da don Peppino e da don Maurizio Patriciello, è stata un momento particolarmente toccante. “Non si uccidono solo due uomini, ma tutta l’umanità, quando ci si comporta con ingiustizia verso qualcuno ci si comporta con ingiustizia verso tutti”, ha detto il vescovo di Aversa.

L’omelia

“Spesso siamo Caino, come quello che grida contro Gesù. Dal peccato, quella stessa terra che avrebbe dovuto produrre dei frutti per la vita sembra diventare arida morta. Con l’umanità muore anche la terra: è spaventoso questo. Ma è la storia antica: è la storia di sempre. Noi siamo qui a celebrare questo mistero, drammatico e terribile, portando nel cuore la luce nella speranza che ci permette di riconoscere in cristo l’uomo nuovo. Siamo qui per raccogliere questo messaggio e lo facciamo con Marco e Claudio, a loro sentiamo di poter rivolgere la parola di Gesù: oggi sarai con me nel paradiso. Questo non basta a cancellare là lacrime perché noi porteremo per sempre incisa nella nostra storia la verità di questi giorni, la vita di questi nostri fratelli stroncata dall’egoismo e dal peccato” ha concluso Monsignor Angelo Spinillo. 

Le parole del sindaco

“Mai avrei immaginato di pronunciare simile discorso. Ma questa fascia me lo impone. Un paese, quello che rappresento, che è scosso che non si da pace per come tanta violenza sia stata commessa contro Marco e Claudio” – ha invece dichiarato, con la voce rotta dalla commozione il Sindaco Enzo Guida.

“Davanti agli occhi abbiamo scene della terribile uccisione, abbiamo moltiplici domande, da sabato abbiamo dimostrato affetto e vicinanza, abbiamo pianto e sorriso condividendo ricordo, poi la tristezza è tornata. Marco era legato a questo paese, da presidente consiglio comunale ha lavorato al benessere comune. Claudio giovane imprenditore che aveva deciso di interessarsi all’edilizia. Marco e Claudio erano persone per bene e non meritavano questo” ha concluso.

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