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Cesa, l’ultimo messaggio alla fidanzata e poi la morte: ricostruiti gli ultimi attimi di vita di Davide

Davide Carbisiero Ultimi Attimi Di Vita Cesa
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Si tiene oggi, mercoledì 16 aprile, l’udienza di convalida del fermo per il 17enne reo confesso dell’omicidio di Davide Carbisiero, il 19enne ucciso a coltellate nella notte tra sabato e domenica a Cesa, nel Casertano. Contestualmente, presso l’Istituto di Medicina Legale di Giugliano verrà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima: un passaggio fondamentale per chiarire le circostanze dell’omicidio e l’orario esatto della morte.

Le ultime ore di Davide: la ricostruzione

 

Secondo una prima ricostruzione investigativa, Davide aveva trascorso la serata di sabato in compagnia della giovane fidanzata. Intorno alle 4 del mattino di domenica, l’ha riaccompagnata a casa, a Orta di Atella. Poi si è diretto verso la sala slot “Real Beautiful” di via Enrico Berlinguer, a Cesa, un locale aperto anche nelle ore notturne.

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Non è ancora chiaro se il ragazzo si trovasse lì per un appuntamento con il suo assassino o semplicemente per svago. Alle 5:30 ha inviato un messaggio alla fidanzata, promettendole di passare a portarle i cornetti caldi.  Da quel momento, il silenzio. La ragazza ha provato più volte a contattarlo, senza ricevere risposta. Poco dopo le 6, il corpo di Davide è stato ritrovato in una pozza di sangue da alcuni addetti della sala slot e del bar adiacente. Solo quattro ore dopo, attorno alle 10, i familiari sono stati avvisati e si sono precipitati sul luogo dell’agguato.

Indagini in corso: telecamere fuori uso e un contesto da chiarire

 

Le indagini, affidate ai carabinieri, sono partite subito ma si sono scontrate con un primo ostacolo: le telecamere della sala slot erano fuori servizio. Inizialmente era stata valutata anche la pista di una lite legata a motivi di droga, considerando il coinvolgimento in passato del padre della fidanzata in un’indagine per spaccio. Tuttavia, al momento, sembra esclusa la matrice di un regolamento di conti o legami con la criminalità organizzata. Il 17enne, fermato e reo confesso, dovrà rispondere alle domande del giudice nell’udienza di oggi. Il suo racconto e i risultati dell’autopsia potranno fornire risposte decisive su un delitto che ha scosso profondamente la comunità locale.

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