Chi è Elena Ferrante, la scrittrice de L’amica geniale: libri e il vero nome di Elena Ferrante l’autrice senza volto

Chi è Elena Ferrante? E’ una scrittrice italiana di cui non si conosce l’identità. Benché sia solo uno pseudonimo, il settimanale Time nel 2016 l’ha inserita tra le 100 persone più influenti al mondo.

Chi è Elena Ferrante?

Un’autrice senza volto. Nata e cresciuta a Napoli, ha effettuato studi classici e fra i suoi autori preferiti cita Elsa Morante. È opinione diffusa che il suo nome sia uno pseudonimo, per quanto tale ipotesi non sia accreditata dalla scrittrice. Tra le ipotesi fatte sulla sua vera identità ci sono quelle di Anita Raja, traduttrice e saggista partenopea, moglie di Domenico Starnone, di Starnone stesso, di Goffredo Fofi (nato a Gubbio) e degli editori Sandro Ferri e Sandra Ozzola (delle Edizioni e/o).

Un’altra ipotesi riconduce alla formulazione del critico e romanziere Marco Santagata che ha tentato di svelare l’identità della Ferrante, dietro la quale, a suo parere, si celerebbe la storica normalista Marcella Marmo, docente all’Università Federico II di Napoli. Altre piste, invece, indicano Marcello Frixione come ipotesi possibile ma che trova poco fondamento. Nell’ottobre 2016 l’ipotesi che la Ferrante sia Anita Raja si è rafforzata in seguito alla pubblicazione di un articolo (uscito sul Sole24ore e ripreso dalle principali testate internazionali) che desume l’attribuzione dalle transazioni finanziarie della casa editrice, ma in seguito smentita con fermezza da Sandra Ossola, della casa editrice E/O.

Elena Ferrante, libri

Il suo primo romanzo, L’amore molesto, edito nel 1992, vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante e del premio Oplonti d’argento, nonché selezionato al Premio Strega e al premio Artemisia. E’ tratto dall’omonimo film di Mario Martone, in concorso al 48º Festival di Cannes. Il romanzo successivo è I giorni dell’abbandono, edito nel 2002 e finalista al Premio Viareggio. Con il volume La frantumaglia, edito nel 2003, la Ferrante racconta la sua esperienza di scrittrice.

Elena Ferrante, L’amica geniale

Il 2006 è l’anno del romanzo La figlia oscura, da cui nel 2007 la scrittrice ha tratto spunto per il racconto per bambini La spiaggia di notte. Il 2011 è l’anno in cui è stato pubblicato il primo volume della serie L’amica geniale. Nel 2012 c’è il secondo volume, Storia del nuovo cognome. L’anno successivo il terzo, Storia di chi fugge e di chi resta e nel 2014 il quarto e conclusivo Storia della bambina perduta. Nel 2012 le Edizioni e/o hanno riunito i primi tre romanzi della scrittrice (L’amore molesto, I giorni dell’abbandono, La figlia oscura), accomunati dal tema di un amore negativo, traumatico e destabilizzante, in un unico volume, Cronache del mal d’amore. Nel novembre 2014 è stata inserita in una lista dei cento pensatori più influenti dalla rivista Foreign Policy per la categoria chronicler.

Nell’aprile 2016 compare nella lista per la categoria “Artists” tra le 100 persone più influenti del 2016 secondo Time. La tetralogia è stata pubblicata in audiolibro, con la lettura di Anna Bonaiuto, da Emons Audiolibri. Nel 2017 la televisione statunitense HBO annuncia la produzione di una serie televisiva basata sul romanzo L’amica geniale. La serie, diretta dal regista italiano Saverio Costanzo è andata in onda in prima visione assoluta sul canale HBO dal 18 novembre al 10 dicembre 2018. In Italia è stata trasmessa su Rai 1 e pubblicata su TIMvision dal 27 novembre al 18 dicembre 2018. L’attesissimo nuovo romanzo della Ferrante, “La vita bugiarda degli adulti ” è stato pubblicato in Italia da E/O il 7 novembre 2019.

Elena Ferrante, vero nome

La frantumaglia è un volume nato per soddisfare la curiosità del pubblico nei confronti dell’anonima scrittrice; in esso sono raccolte le lettere dell’autrice al suo editore, le poche interviste da lei concesse e le sue corrispondenze con lettori d’eccezione. La sua funzione principale è far comprendere al lettore i motivi che spingono l’autrice a rimanere nell’oscurità. La scrittrice stessa parla di un desiderio di autoconservazione del proprio privato. Un desiderio di mantenere una certa distanza e non prestarsi alla spinta che alcuni scrittori hanno di mentire per apparire come ritengono che il pubblico si aspetti. Ferrante è convinta che i suoi libri non necessitino di una sua foto in copertina né di presentazioni promozionali. Ha fatto intendere che i suoi libri devono essere percepiti come “organismi autosufficienti”, a cui la presenza dell’autrice non potrebbe aggiungere nulla di decisivo.

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