Da ieri non si fa altro che parlare di Lello Ciampolillo, il senatore che ha scatenato il caos al Senato a termine della seconda chiama durante il voto di fiducia al Governo Conte.
Lello Ciampolillo, il senatore che che fatto intervenire il “var” al Senato
Siamo al Senato. Dopo la fiducia incassata alla Camera, il premier Conte parla a Palazzo Madama. Si aprono infine le votazioni. All’appello manca però il senatore Lello Ciampolillo. L’onorevole pugliese non si trova. Viene cercato da tutti. Si presenta soltanto al termine delle due chiame. Chiede di votare. A quel punto, però, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, lo ha blocca: “Avevo già chiuso la votazione della seconda chiama”.
Scoppia la bagarre in aula. La Casellati pretende di rivedere il video della votazione (ribattezzato con gergo calcistico “var”). Qui è nata la discussione sul fatto se Ciampolillo fosse arrivato in tempo per esprimere il proprio voto oppure no. Alla fine, dopo la verifica del filmato, la Casellati riammette al voto il senatore che vota sì alla fiducia. Però intanto il nome del senatore rimbalza su tutte le agenzie di stampa, tanto da diventare un vero e proprio meme sui social network nel giro di pochissime ore.
Chi è Alfonso Ciampolillo? Biografia e curriculum
Alfonso Ciampolillo, detto Lello, è un ex-M5S del gruppo Misto. Nato a Bari il 2 Febbraio 1972, alle elezioni amministrative del 2009 è stato il candidato dei pentastellati per la carica di sindaco di Bari dove ha ottenuto appena 749 voti. Di professione, come recita la scheda del sito del Senato, fa l’impiegato.
Nel 2013 è stato eletto senatore della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Puglia per il Movimento 5 Stelle, divenendo il 7 maggio dello stesso anno membro della VIII Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) e dal 5 giugno di quella per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Viene rieletto al Senato nel 2018. Il 31 gennaio 2020 viene espulso dal partito al termine dell’istruttoria sui mancati rimborsi.
Quando si diffuse l’epidemia del batterio Xylella che colpì l’olivicoltura italiana, Ciampolillo si schierò dalla parte di chi, con posizioni negazioniste, si oppose a provvedimenti di contrasto come l’abbattimento degli olivi. “La xylella non esiste, si debella con sapone e onde elettomagnetiche”, disse in un intervento. Pro alla legalizzazione della cannabis e a favore del movimento animalista essendo egli vegano, verrà ricordato dagli italiani come il politico che per la prima volta nella storia ha portato la var all’interno del Parlamento.