Morte e distruzioni in India dopo la furia del ciclone: case spazzate via e persone disperse

Un potente ciclone si è abbattuto sulla costale occidentale dell’India provocando morte e distruzione. Un paese già martoriato dal Covid, che proprio nei giorni scorsi ha registrato un record con oltre 4000 decessi, sta facendo i conti con l’enorme vortice che ha già ucciso 20 persone.

Ciclone in India, migliaia di sfollati

Il ciclone Tauktae, con venti superiori ai 230 km/h entrando così nella lista dei 5 cicloni più forti di sempre sul Mar Arabico.

La tempesta dopo aver toccato Kerala, Goa e Maharashtra, ha raggiunto le coste del Gujarat, dove 150 mila persone erano gia’ state evacuate dalla Protezione Civile. Chiuso l’aeroporto di Mumbai, circa 600 malati di Covid-19 sono stati trasferiti in “luoghi piu’ sicuri”.

IL ciclone è stato definito dal Dipartimento Meteorologico indiano “molto severo”, ovvero di portata analoga a quella di un uragano di 3° grado nell’Atlantico o nel Pacifico.

La preoccupazione sale anche perché, sempre secondo il Dipartimento di Meteorologia, Tauktae, con i venti che corrono a oltre 160 km orari, potrebbe rivelarsi il peggior ciclone degli ultimi 30 anni sul Paese.

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