Logoteleclubitalia

Ciriaco De Mita si racconta: “Con Berlinguer rapporto vero”

Banner Union2 Sito
Img 8528

Tanti i temi affrontati dall’ex leader democristiano in un’intervista a Il Giornale. Dai primi passi in politica all amicizia con Gorbaciov.

Ciriaco De Mita si racconta

“Mio padre è stato segretario della DC e sindaco di Nusco, ma la sua professione era quella di sarto. Nel paese cinque abitanti su dieci venivano nella sua bottega, chiudevano la porta e si regolavano sul futuro”. E sui primi passi mossi in politica: “ Ho iniziato a tredici, quattordici anni. Ero bambino e grande insieme. Io leggevo già i giornali, i pochi libri che arrivavano in paese.

A Nusco c’erano due o tre radio e io dopo un attento ascolto, nel primo pomeriggio andavo a passeggio con mio nonno che aveva le cataratte inoperabili. E quindi io lo accompagnavo e quello in un certo senso ha determinato la mia qualità politica. Un giorno tutto contento arrivo da mio nonno e gli dico: “Abbiamo conquistato l’Amba Alagi… è una ricchezza”, e lui: “Io non lo so, però con la guerra tutto si perde, con la pace tutto va bene”. L’ex leader democristiano cita in un passaggio anche lo storico democristiano Fiorentino Sullo: “Io ho cominciato a fare un giornale ad Avellino intorno al 1940. Eravamo un gruppo di sei o sette giovani. Io mi ero appena imbarcato nell’attività democratica cristiana e per pubblicare il giornale Sullo ci diede 500 lire.

Desktop

Con il patto che noi scrivevamo il giornale, ma lui lo poteva leggere solo dopo che lo avevamo pubblicato. Prima mai! I miei rapporti con lui sono stati singolari e ho avuto occasione di dirglielo. Una cosa caratterizzava Sullo, non faceva propaganda ma ragionava. E io nella mia vita politica lunghissima ho sempre e solo ragionato.” In questo lungo racconto non poteva mancare il rapporto coi comunisti: “Il Partito Comunista era fortissimo, io però ho fatto la lotta al comunismo fino al 1948, quando si aveva la sensazione della sconfitta o della vittoria. Dal ’50 in poi io parlavo con il segretario dei comunisti, o meglio lui parlava con me, lo facevamo insieme. Berlinguer ad esempio aveva con me un rapporto di una delicatezza infinita. Ricordo che una volta ho usato un’espressione e lui mi ha interrotto dicendo: “Ringrazi Dio che noi siamo amici… altrimenti le cose sarebbero andate diversamente”. Ancora oggi non riesco a capire che cosa ho detto! Anche con Natta ero molto amico, una volta mi disse che Berlinguer voleva fare il governo con me.”

E su Bettino Craxi: “Mi ha fregato una volta, la seconda si è fregato da solo. Io i socialisti non li conoscevo, erano un po’ saccenti e superbi. Se dovessi dire che lavoravo per l’alleanza con loro direi una bugia. Io ho avuto buoni rapporti con i vecchi socialisti appena eletto parlamentare, personaggi di grande saggezza poi fatti fuori da Craxi. Ma c’è un episodio. Io Craxi non lo conoscevo, ero a Roma e uscivo dall’albergo accompagnato da Marcora. Lui e Craxi erano amici politici, entrambi di Milano, Marcora lo saluta e lui risponde con una volgarità. Io rimasi un po’ così…”. De Mita non può non raccontare l’antica amicizia col leader sovietico Gorbaciov: “

L’amicizia con Gorbaciov

“Ottimo rapporto. Una sera a cena gli chiesi di spiegarmi una cosa e lui la spiegò troppo bene. La moglie lo rimproverò, allora lui la guardò e disse: “Deve sapere che mia moglie è comunista. Io cosa dovrei fare?”.

 

 

 

 

 

Banner Union2 Sito
Banner Union Sito

Ti potrebbe interessare

Torna in alto